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Attentato in Congo: l’ambasciatore Attanasio e il Carabiniere Iacovacci portati nella foresta e giustiziati

L'ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci sarebbero stati portati nella foresta e giustiziati dal commando

Emergono le prime ricostruzioni dell’attacco nella Repubblica Democratica del Congo, in cui sono morti l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista dell’auto del convoglio della della missione Onu per la stabilizzazione del Paese africano. Secondo il governo locale sarebbe stata un’imboscata dei ribelli hutu del Fronte di liberazione del Ruanda e nell’attacco tre persone sono state sequestrate.

Attacco in Congo all’ambasciatore Attanasio: “Portati nella foresta e uccisi”

Dopo aver ucciso l’autista il commando che ha attaccato il convoglio ha portato nella foresta l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere di scorta, Vittorio Iacovacci, e lì sono stati uccisi. Questo è quanto trapela da una prima ricostruzione fatta dalla polizia locale che ora è al vaglio degli inquirenti italiani.

Altre 3 persone, invece sono state rapite mentre una quarta è stata ritrovata. L’attacco è avvenuto intorno alle 10 (le 9 italiane) presso la cittadina di Kanyamahoro. Sono molti i gruppi armati che operano nella zona dei monti Virunga, fra Congo, Ruanda e Uganda, e spesso prendono di mira i ranger del parco, famoso per i gorilla di montagna.

Vittorio Iacovacci il carabiniere ucciso

Il carabiniere ucciso si chiamava Vittorio Iacovacci, aveva 30 anni ed era in servizio presso l’ambasciata italiana dal settembre del 2020. Iacovacci era originario di Sonnino, in provincia di Latina ed era un effettivo del 13.mo Reggimento Carabinieri ‘Friuli Venezia Giulia’ con sede a Gorizia. Aveva prestato servizio anche alla Folgore. Il militare a breve avrebbe concluso la sua missione e sarebbe rientrato in Italia.

Attanasio e la sua missione “Fare l’ambasciatore è pericolo ma va dato l’esempio”

Quella dell’ambasciatore è una missione, a volte anche pericolosa, ma abbiamo il dovere di dare l’esempio.“. Erano queste le parole che l’ambasciatore Luca Attanasio rilasciò a Camerota, in provincia di Salerno, il 12 ottobre scorso, in occasione del ricevimento del premio internazionale “Nassiriya per la pace“, consegnato dalla locale associazione culturale “Elaia”.

In Congo – proseguiva Attanasio – parole come pace, salute, istruzione, sono un privilegio per pochissimi, e oggi la Repubblica Democratica del Congo è assetata di pace, dopo tre guerre durate un ventennio“.

La dinamica dell’attacco

L’attentato è avvenuto nel percorso tra Goma e Bukavu da parte, secondo le prime informazioni, di un commando terroristico che ha utilizzato con armi leggere. Sulla dinamica e il movente sono ancora in corso accertamenti. L’imboscata è avvenuta in una località detta “Tre antenne” dove “due turisti britannici sono stati rapiti da sconosciuti armati l’11 maggio 2018“: lo ha detto “il presidente della società civile del territorio di Nyiragongo“, Mambo Kawaya, in dichiarazioni al sito congolese Actualite.cd.

Ministro locale degli Esteri: “È stata un’imboscata”

Il convoglio su cui viaggiava l’ambasciatore italiano Luca Attanasio “è caduto in un’imboscata”, ha affermato la ministra degli Affari esteri del Congo, Marie Tumba Nzeza, citata dai media locali. “Prometto al governo italiano – ha aggiunto – che l’esecutivo del mio Paese farà di tutto per scoprire chi c’è dietro questo vile omicidio”.

Mattarella: “Italia in lutto per i suoi servitori”

Ho accolto con sgomento la notizia del vile attacco che poche ore fa ha colpito un convoglio internazionale nei pressi della città di Goma uccidendo l’Ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista. La Repubblica Italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repubblica Democratica del Congo“. Questo il messaggio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà“, ha aggiunto.

Aperta un’indagine dalla procura di Roma

La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Nel procedimento, coordinato dal procuratore capo Michele Prestipino, si procede per sequestro di persona con finalità di terrorismo. I magistrati capitolini, che hanno competenza per i reati commessi all’estero e che hanno come vittime cittadini italiani, hanno delegato le indagini ai carabinieri del Ros.

Di Maio: faremo ogni sforzo per fare luce sull’accaduto

Ho appreso con grande sgomento e immenso dolore della morte oggi del nostro Ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo e di un militare dell’Arma dei Carabinieri“, lo scrive in una nota il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Due servitori dello Stato che ci sono stati strappati con violenza nell`adempimento del loro dovere. Non sono ancora note le circostanze di questo brutale attacco e nessuno sforzo verrà risparmiato per fare luce su quanto accaduto“, ha proseguito il ministro. “Oggi lo Stato piange la perdita di due suoi figli esemplari e si stringe attorno alle loro famiglie e ai loro amici e colleghi alla Farnesina e nell’Arma dei Carabinieri“, ha concluso il titolare della Farnesina.

Guerini: condanna per vile e barbaro agguato

Oggi nell’attacco al convoglio Onu nella Repubblica democratica del Congo hanno perso la vita due servitori dello Stato. Un vile e barbaro agguato che l’Italia, fermamente impegnata con la comunità internazionale, condanna con forza. Alle famiglie dei nostri connazionali e di tutto il personale delle Nazioni unite coinvolto va la nostra incondizionata riconoscenza e affetto. Siamo vicini e condividiamo il dolore delle famiglie per la perdita dei loro cari“. Lo scrive il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

Borrell: l’Ue è vicina all’Italia

“Con tutti i ministri degli Esteri Ue, abbiamo espresso la nostra vicinanza al ministro Luigi Di Maio e all’Italia, per la morte di tre persone nella Repubblica Democratica del Congo, fra cui l’ambasciatore italiano Luca Attanasio“. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell. “Restiamo determinati a continuare a combattere contro ogni violenza nella regione.”

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