Politica

Le consultazioni con i rappresentanti politici: la giornata politica di oggi

Dopo le consultazioni di ieri con i presidenti di Camera e Senato, oggi Italia Viva e Pd al Quirinale

Dopo la pubblicazione del calendario delle consultazioni, si infittiscono gli incontri al Quirinale. Attesi, nel corso della mattinata di oggi: il Gruppo Parlamentare Per le Autonomie (Svp-Patt,Uv) del Senato, il Gruppo Parlamentare Misto del Senato, i Componenti del Gruppo Misto del Senato e della Camera, i Componenti del Gruppo Misto alla Camera ed il Gruppo Maie del Senato.  Nel pomeriggio, invece, saliranno al Colle: il Gruppo Parlamentare Liberi e Uguali della Camera, Italia Viva-Psi della Camera e del Senato ed il Gruppo Pd della Camera e del Senato. La diretta.


Quirinale

Le consultazioni politiche al Quirinale: DIRETTA

Cosa ha detto Renzi al Presidente della Repubblica? “No mandato esplorativo per Conte”

Renzi avrebbe negato la possibilità di un mandato esplorativo all’attuale Premier Conte. Secondo l’ex leader del Pd, bisognerebbe valutare se M5s e Pd sono ancora intenzionati ad una maggioranza con Iv.


Le parole di Zingaretti(Pd) , dopo consultazioni con Mattarella

L’incontro con il il Pd chiude ufficialmente la giornata al Quirinale. Ecco le parole di Nicola Zingaretti:

“Siamo aperti verso un nuovo governo Conte (Conte-ter). Abbiamo indicato la disponibilità a sostenere un incarico al presidente Conte che anche nell’ultimo voto di fiducia si è rivelato punto di sintesi ed equilibrio avanzato.

(Dobbiamo) Combattere la pandemia, continuare la campagna vaccinale, attivare il Recovery Fund, mettere in sicurezza e rilanciare scuola, università e sistema sanitario, varare una riforma per moderne politiche attive del lavoro e varare riforme che diano efficienza allo Stato, a cominciare da una legge elettorale di stampo proporzionale”.

Zingaretti, poi, spiega la necessità di appoggiare Conte:”Per un governo che possa contare su un’ampia e solida base parlamentare, che sia nel solco della migliore tradizione europeista, che sia in grado di affrontare le emergenze della pandemia e che realizzi con riforme istituzionali quella macchina pubblica in grado di far ripartire il Paese”.


Le parole di Renzi:”non abbiamo fatto il nome di Conte”

Le parole di Matteo Renzi, a seguito delle consultazioni con il capo dello Stato:

“Noi non abbiamo fatto il nome di Conte perché siamo in una fase precedente. Iv ha espresso al Presidente della Repubblica la preoccupazione non già per la crisi politica ma sanitaria, economica ed educativa del Paese dopo la pandemia.

C’è chi pensa di far credere che la discussione sia tra caratteri, personalità, piccoli risentimenti, niente più lontano dal vero: non sta né in cielo né in terra. Da mesi chiediamo di discutere di contenuti, soprattutto di quelli su cui non siamo d’accordo.

La caccia al singolo parlamentare è indecoroso. Iv è esattamente l’opposto come dimostrano le nostre ministre che si sono dimesse.Il Paese vive la più difficile situazione economica dal dopoguerra, siamo preoccupati dallo sblocco dei licenziamenti, dal rapporto tra popolazione e decessi per Covid tra i più alti al mondo e una difficoltà oggettiva nella gestione della scuola che per noi è la prima preoccupazione.

Andare ad elezioni sarebbe un errore per l’Italia, rischiamo di perdere l’appuntamento con il Recovery. Occorre un governo presto e abbiamo dato disponibilità al presidente per individuare le soluzioni più opportune, preferiamo un governo politico che istituzionale ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale.

Abbiamo sentito ‘mai più con Iv’, ‘non più con Iv’, poi ‘Iv è irresponsabile e inaffidabile’. Noi pensiamo sia inaffidabile chi non vuole affrontare adesso la questione dei prossimi anni. Non siamo né inaffidabili né irresponsabili ma molto chiari e diretti: abbiamo sentito parole su di noi al limite dell’insulto. Vogliamo sapere dalle altre forze se ritengono Iv parte o non parte della maggioranza.

Il punto fondamentale per noi oggi è dire che siamo pronti ad appoggiare un governo istituzionale o politico, con larga preferenza per quest’ultimo, ma questa proposta politica necessita il passaggio ulteriore di capire se vogliono stare o no con noi.

Devono confrontarsi con noi. Io non vedo altra maggioranza politica che non contempli Italia viva. Attendiamo di capire nelle prossime ore se la valutazione è voler coinvolgere Iv e nel caso discutere delle idee”.


Italia Viva a colloquio con Mattarella

La delegazione di Italia Viva è a colloquio al Quirinale, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La delegazione è composta, dai capigruppo di Senato e Camera, Davide Faraone e Maria Elena Boschi, da Matteo Renzi e da Teresa Bellanova.


Federico Fornaro, il punto di vista di Leu: continuare con Conte

“Abbiamo comunicato al presidente Mattarella la nostra disponibilità a proseguire la esperienza di governo con il presidente Conte, fondata sull’alleanza tra M5S, Pd,e Leu come nel 2018 e che possa allargarsi a chi crede nei valori costituzionali ed in una Ue solidale”.
“Se si mettono sul tavolo inizialmente veti sulle persone non si agevola la soluzione della crisi. Occorre avere tutti senso della responsabilità del limite e della realtà. Corriamo il rischio di alimentare un fossato che sta continuando ad allargarsi tra la vita dei cittadini e la politica.Le elezioni sono una delle possibilità. In questo caso secondo noi l’ultima. Se ci si va, il sistema elettorale non è una variabile indipendente. Il rosatellum spinge alle alleanze nell’uninominale. Se si va in quella direzione sarebbe folle che gli attuali componenti della maggioranza andassero divisi: si darebbe un vantaggio competitivo alla destra non elevatissimo ma gravissimo”

Boccia: la crisi di governo non ferma gli atti urgenti

“Le istituzioni non devono mai rallentare il lavoro ordinario, anche quando si vive una crisi di governo incomprensibile e sotto molti aspetti irresponsabile per la complessità dei dossier che ogni giorno siamo chiamati ad affrontare insieme; per fortuna di tutti noi la gestione della crisi che inciderà anche sui tempi dei lavori straordinari da programmare della Stato-Regioni è nelle salde mani del capo dello stato. Intanto anche con la seduta di oggi diamo il via libera a tutti gli atti ordinari inerenti le competenze delle conferenze e quelli urgenti inerenti l’emergenza sanitaria”.


Bruno Tabacci: “Necessario reincarico a Conte”

Bruno Tabacci, rappresentante per il Gruppo Centro DemocraticoItaliani in Europa nel Misto alla Camera, dichiara;
“In un contesto così difficile, un reincarico a Conte ci sembra necessario perché è l’unico punto di equilibrio possibile in questa legislatura.
Quello che si deve cercare di fare è dar vita a un governo ancora più autorevole di quello attuale”.

 


 Antonio Tasso (Maie): “Alla Camera possibile gruppo con Cd”

Antonio Tasso (Maie), dopo le consultazioni con il Presidente della Repubblica, afferma:”Maie e Cd seguono un percorso per il sostegno a Conte.
Ci stiamo confrontando e potrebbe esserci la convergenza per la formazione di un gruppo unico alla Camera. Le interlocuzioni con Tabacci e Fusacchia ci sono, vanno avanti e sono molto proficue”

  Manfred Schullian, al termine delle consultazioni: “Sosterremo governo europeista”

Manfred Schullian, al termine dell’incontro al Quirinale del  Gruppo Misto alla Camera, afferma: “abbiamo manifestato al Presidente Mattarella una generale preoccupazione per una crisi che non ci voleva. Come componente delle minoranze linguistiche, auspico la formazione di un governo stabile con maggioranza solida.

Per noi è essenziale che sia un governo europeistico, con una sensibilità molto alta per le autonomie e le minoranze linguistiche”.


Le parole di Emma Bonino

“Disponibili a confronto su maggioranza Ursula, ma serve rilancio ed una maggioranza politica solida. Non sosterremo Conte“.


Mattarella incontra +Eu, Azione, Radicali

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra al Quirinale i componenti del Gruppo Misto del Senato della RepubblicaPiù EuropaAzione” e del Gruppo Misto della Camera dei DeputatiAzionePiù EuropaRadicali italiani“.


 De Petris (LeU): “Avanti con Conte”

Le parole di Loredana De Petris, del Gruppo Misto al Senato:
“Abbiamo con molta chiarezza dato la nostra indicazione sul presidente Conte: riteniamo indispensabile e necessario costruire intorno a lui e rinforzare la maggioranza, certamente allargarla su temi molto chiari, per portare a compimento il Recovery Fund.

È necessario per il Paese che Conte possa continuare in Ue il lavoro importante che è stato fatto ed ha prodotto cambiamenti”.

Pietro Grasso (LeU), aggiunge: “è urgente varare Ristori 5.La crisi sembra stata creata proprio per far saltare una alleanza fondamentale per il Paese”.


Gruppo Autonomie Parlamentari: “sostegno a governo europeista”

Dopo le consultazioni trapela ottimismo sul fronte Gruppo Per le Autonomie Parlamentari, pronte a sostenere un governo a trazione europeista. “Abbiamo una preferenza per un eventuale Conte-ter. Abbiamo avuto una buona esperienza con Conte che ci ha sempre dato una mano. Pensiamo sia un punto di equilibrio tra tutti i partiti che formano questo governo e senza di lui è difficile avere una stabilità”.  Questa è la dichiarazione di Julia Unterberger, del Gruppo “Per le Autonomie” al Senato, al termine dell’incontro al Quirinale.


Zingaretti su Facebook: “governo attento alla salute e al futuro degli italiani”

“Non abbiamo nessuna intenzione di chiuderci nelle nostre stanze a cercare un governo a qualunque costo. Non è questa la nostra storia e non è questo che serve alla nazione. Prendiamoci cura dell’Italia e credo che la cura giusta sia un governo di legislatura, europeista, repubblicano, che rilanci lo sviluppo, socialmente giusto e attento agli ultimi. Questa crisi non l’abbiamo voluta noi. Ne avremmo fatto volentieri a meno. Ripeto. L’Italia può e deve guarire”.


Schifani: “Sopravvivenza non serve a Paese”

“Per motivazioni di carattere personale, nascoste da critiche politiche al governo, Renzi ha gettato il Paese nel caos istituzionale aprendo una crisi al buio in un momento delicatissimo. Viene da chiedersi dove sia stato il leader di Iv in tutti questi mesi: non era anche lui in maggioranza?”.
Così a Radio Anch’io il senatore di Forza Italia e consigliere politico di Silvio Berlusconi Renato Schifani che poi ha proseguito: “Per fortuna i mercati non ci stanno ancora aggredendo ma e’ necessario dare sicurezza e stabilità all’Italia. Le sirene delle maggioranza e i corteggiamenti sono incessanti ma hanno un respiro breve: non viene proposto un progetto politico ma una sopravvivenza fine a se stessa, che è esattamente il contrario di ciò che serve all’Italia. Il valore della responsabilità continua a caratterizzare in questi giorni ogni comportamento di forza Italia. Siamo certi che il presidente Mattarella saprà trovare la giusta soluzione”.
Bonino: “Non è pensabile Conte sia inamovibile”
Emma Bonino, senatrice di +Europa, storica leader radicale, dirà al capo dello Stato che non è pensabile che Conte “sia inamovibile. E non è pensabile dire ‘o lui o morte’. Come se i partiti della maggioranza non avessero personale politico più efficace da proporre”, dice in un’intervista al Corriere della Sera. “Non è che Renzi avesse torto – aggiunge -. Un po’ di problemi li avevamo posti anche noi. Sia chiaro, non lo sto difendendo, anche perché non apprezzerebbe, egocentrico com’è. Però se guardiamo a temi come la riforma della giustizia, mi pare che Bonafede non sia stato proprio all’altezza, con la sua cultura ‘manettara’”.

Fedeli (Pd): “Da Mattarella per proporre Conte”

“Tutto il Pd considera la necessità di dare l’incarico al presidente Conte perché secondo noi ha lavorato bene e lo riteniamo il punto di equilibrio intorno al quale costruire, senza veti su nessuno, un nuovo governo sostenuto da una maggioranza più ampia fortemente ancorata all’Europa e in grado di fare rapidamente le scelte di cui il Paese ha bisogno”, così la senatrice Pd Valeria Fedeli a Radio InBlu2000.
“La prima – riprende – riguarda i ristori che dobbiamo far arrivare in fretta a lavoratori e lavoratrici, imprese, famiglie e soprattutto all’insieme del sistema produttivo. Poi il recovery plan che significa digitalizzazione, transizione ecologica e investimenti per sostenere il sistema delle piccole e medie imprese. Ma penso anche e soprattutto alle piano strutturale di risorse per tutto il sistema d’istruzione e formazione permanente dallo 0-6 in poi. Fondamentali le infrastrutture sociali, servizi qualificati alla persona per liberare il tempo delle donne che significa, attraverso l’aumento dell’occupazione femminile, un aumento del Pil e della crescita che significa aumento Pil e incremento crescita”.

Vitali ci ripensa: “Nessuno appoggio a Conte ter”

Il senatore di Forza Italia Luigi Vitali, che ieri sera aveva annunciato di lasciare FI per andare a sostenere un governo guidato da Conte, ci ripensa e questa mattina in una nota fa sapere: “Ribadisco dunque nessun appoggio politico al Conte Ter”. Il senatore resta iscritto al gruppo di Forza Italia.

Tabacci: ‘Si lavora con il materiale che c’è”

Bruno Tabacci, al lavoro per far sì che il nuovo gruppo Maie-Europeisti-Centro democratico abbia numeri determinanti  nel sostegno a un nuovo governo Conte, è ottimista: “La politica è fatta di trattative, di mediazioni, di impegno che poggia su un disegno. E io credo fortemente a quello che stiamo facendo”, dice in un intervista a Il Messaggero. “Qui la situazione è seria – aggiunge – e bisogna stare concentrati senza farsi distrarre da protagonismi e altre cose del genere”.


Romani (Cambiamo): “Nessun sostegno a Conte ter”

Paolo Romani, senatore di Cambiamo (componente politica che fa riferimento a Giovanni Toti), assicura che da parte sua e dei colleghi Quagliariello e Berutti non ci sarà alcun sostegno a un nuovo governo guidato da Conte: “È un problema che resta nel perimetro della vecchia maggioranza”, dice in un’intervista a La Stampa. “Non siamo interessati ad aggiungerci ai cespugli, con cui Conte non potrà mai fare un governo, perché il nuovo gruppo non garantisce nulla in termini numerici. E non mi pare ci siano i presupposti per vederlo crescere” spiega. Quello del nuovo gruppo “è un esperimento destinato al fallimento”. Il Conte ter “c’è solo se rientra Italia Viva, dipende tutto dalla mediazione tra Renzi e il premier”. Altrimenti “Conte esce di scena e si apre una fase nuova, che sarà gestita dal presidente della Repubblica, secondo le sue prerogative”, spiega Romani, secondo il quale serve “un governo solido, con una maggioranza vera, che prenda per mano il Paese. Dobbiamo presentare il Recovery Plan alla Commissione europea, è un appuntamento che non possiamo sbagliare, che condizionerà i prossimi decenni”.

Ristori, Catalfo: “Nuovo decreto va approvato, bisogna correre”

“Bisogna correre: il dl Ristori è il primo punto da affrontare”. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, intervistata da Radio Anch’io, su Rai Radio Uno, parlando del decreto Ristori 5. “Stiamo continuando a lavorare per le misure per le famiglie che non possono più aspettare – ha spiegato – e credo che verrà approvato”.

Schifani (FI): “Sopravvivenza fine a sé non serve”

“Per motivazioni di carattere personale, nascoste da critiche politiche al governo, Renzi ha gettato il Paese nel caos istituzionale aprendo una crisi al buio in un momento delicatissimo. Viene da chiedersi dove sia stato il leader di Iv in tutti questi mesi: non era anche lui in maggioranza?”. Così a Radio Anch’io il senatore FI, e consigliere politico di Silvio Berlusconi, Renato Schifani. “Per fortuna – ha aggiunto – i mercati non ci stanno ancora aggredendo ma e’ necessario dare sicurezza e stabilità all’Italia. Le sirene delle maggioranza e i corteggiamenti sono incessanti ma hanno un respiro breve: non viene proposto un progetto politico ma una sopravvivenza fine a se stessa, che è esattamente il contrario di ciò che serve all’Italia. Il valore della responsabilità continua a caratterizzare in questi giorni ogni comportamento di Forza Italia. Siamo certi che il presidente Mattarella saprà trovare la giusta soluzione”.

Vitali: “Nessun appoggio al Conte Ter”

“Nelle scorse ore ho avuto modo di interloquire con il presidente del Consiglio Conte sottoponendogli l’urgenza e l’importanza per il Paese di una riforma complessiva della Giustizia dichiarando il mio appoggio ad un ritorno allo stato di diritto e di garanzie nel processo” è quanto dichiara il senatore Luigi Vitali che prosegue “È inaccettabile pensare che in un Paese civile siano stati aboliti i termini della prescrizione quando i processi hanno una media di durata al di là di tutti gli standard europei. Questo ragionamento condiviso con Conte”, conclude, “era nel solco di quanto già dichiarato dal presidente Berlusconi sull’apertura a un governo istituzionale e a quanto dichiarato dal segretario Matteo Salvini circa la volontà di parlare con chiunque a patto che fossero messi al centro i contenuti di una piattaforma di governo che prevedesse tra gli altri una riforma della Giustizia e Fiscale. Percorsi utili ed essenziali per evitare elezioni anticipate che tutt’ora ritengo insensate. Ribadisco dunque nessun appoggio politico al Conte Ter”.

Catalfo: “Momento delicato, Conte resta punto riferimento”

“Sicuramente è un momento delicato per il Paese” e “sicuramente il presidente Conte ha avuto e ha un ruolo importantissimo, ha gestito la crisi in modo importante”, quindi resta per noi “il punto di riferimento”. Lo ha affermato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, a Radio Anch’io su Rai Radio Uno.

Toti: “Conte non può restare con ‘passaggi singoli'”

“Oggi si saprà se alla fine il governo Conte vive, se si trova un accordo dopo lo strappo un po’ brutale di Renzi, oppure se le posizioni per rimettere insieme il governo non ci sono. Non credo che il presidente Conte possa pensare di governare con passaggi singoli come quelli a cui abbiamo assistito ieri”. Lo afferma il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti stamani a Radio Capital. “Se si troverà un accordo con Renzi ripartirà un Conte ter, non saprei dire su quali basi e quante critiche mosse talune anche opportunamente da Italia Viva saranno accolte, oppure se non ci saranno i numeri per un governo”, aggiunge.
Cottarelli: “Io premier? Unica soluzione è un Conte ter”
Il direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, ex commissario alla Spending Review, ha voluto fare chiarezza in un’intervista a La Stampa, fugando ogni dubbio. Chi spera “in un governo guidato da me resterà deluso. Perché la soluzione è un Conte ter, con una maggioranza simile a quella che ha sostenuto l’ultimo esecutivo. Se non ci riescono, allora vedo le elezioni” ha spiegato.

Zingaretti a direzione Pd: “Chiedo mandato per proporre reincarico a Conte”
Il segretario dei Dem: “Negli attuali equilibri parlamentari figli della sconfitta del 2018, Conte rappresenta un punto di equilibrio credibile”.

Landini: “Folle ipotesi di andare al voto”

“Io spero che questo Paese possa avere rapidamente un governo nel pieno delle sue funzioni. Trovo folle l’ipotesi di andare al voto e che non si affrontino i veri problemi che abbiamo di fronte. La gente comune non capisce perché non si affrontano seriamente i problemi del Paese e il voto non e’ la soluzione” così il segretario della CGIL Maurizio Landini.

M5s, Renzi non interessato sorti Paese

“Prendiamo atto che Matteo Renzi è tornato ad avere lo stesso atteggiamento che ha portato a una crisi incomprensibile e scellerata. La complessità e delicatezza dell’attuale fase politica dovrebbe richiamare tutte le forze politiche alla responsabilità, per il bene dei cittadini italiani. Un comportamento che il Movimento 5 Stelle sta tenendo, insieme ad altre forze politiche. Evidentemente a tutto questo il senatore di Italia Viva non è interessato”. Così in una nota il Movimento 5 Stelle.

Consultazioni politiche: la giornata di oggi, 28 gennaio

Sono partite questa mattina le consultazioni. Dopo aver accolto i presidenti di Camera e Senato, nel pomeriggio di ieri, il Presidente della Repubblica si prepara ad ulteriori consultazioni.

Intanto, continua a scricchiolare l’idea del governo Conte-ter. Infatti, proprio nell’ultimo minuto, Luigi Vitali, senatore di FI e presunto “costruttore”, ritira l’appoggio a Giuseppe Conte.

Anche Italia Viva mantiene le sue posizioni, ma Matteo Renzi non chiude, del tutto, le porte alla maggioranza. Resta ancora le notevole distanza sul nome di Giuseppe Conte, quale ipotetico Premier, per la formazione di  un nuovo governo.

I primi a consultarsi con il Capo dello Stato sono i rappresentanti del Gruppo Per le Autonomie, a seguire il Gruppo Misto. Dopo una breve pausa, poi, nel corso del pomeriggio, saliranno al Colle Leu, Italia Viva-Psi ed il Pd.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio