CronacaEconomia

Confcommercio, consumi ancora in forte calo, -30% a maggio: male bar, ristoranti e negozi di abbigliamento

L’Italia fatica a ripartire dopo la fine del lockdown. Per le attività produttive la fase 3 resta ancora difficile. Secondo Confcommercio, i consumi sarebbero ancora in forte calo, anche se in ripresa rispetto ad aprile, in cui si verificò un ribasso del 47%. Il calo di maggio si attesterebbe mediamente intorno al 30% in meno, male bar, ristoranti (-66%) e negozi di abbigliamento (-55%).

Calo dei consumi a maggio: -30% secondo Confocommercio

Consumi ancora in forte calo, maggio, nonostante l’allentamento delle misure per il contenimento della pandemia e la graduale ripresa delle attività con la fase 2, l’incertezza serpeggia ancora tra le famiglie, e la gente stenta a ritrovare una parvenza di equilibrio.

I dati

Nel confronto annuo l’Indicatore dei consumi di Confcommercio (Icc) segnala un calo del 29,4%, un dato meno negativo se confrontato con il -47% di aprile ma che conferma le difficoltà soprattutto per i servizi legati al tempo libero.

I settori più colpiti

Tra i settori più colpiti, infatti, tempo libero (-92%), alberghi, bar e ristoranti (-66%) e abbigliamento (-55%). Nel secondo trimestre è stimato ridursi del 17,4% rispetto al primo trimestre e del 21,9% nel confronto annuo.

Il Pil

Considerando aprile come il punto di minimo congiunturale seguito dalla graduale ripresa delle attività a partire da maggio, la crescita del Pil per giugno, secondo Confocommercio, al netto dei fattori stagionali, del 4,7% rispetto a maggio, dato che porterebbe ad una decrescita del 17,2% rispetto allo stesso mese del 2019.

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