Cronaca

Maxi-operazione europea contro il contrabbando di sigarette: 28 arresti

Centinaia di finanzieri in azione su tutto il territorio nazionale

Maxi-operazione europea da parte della Guardia di Finanza, col supporto dei reparti territoriali competenti per territorio, contro il contrabbando di sigarette: sono stati emessi 28 arresti. Dalle indagini è emerso un traffico illecito di prodotti di contrabbando provenienti da numerosi paesi europei quali Slovenia, Germania, Belgio, Inghilterra, Olanda, Polonia, Francia, Bulgaria e Grecia che giungevano in Italia anche dai valichi di Prato La Drava, Tarvisio e Trieste oltre che dal Brennero a bordo di autoarticolati, pullman, furgoni e anche singole auto. L’operazione “Melita” si è appena conclusa con l’esecuzione di 28 arresti, 20 sul territorio nazionale e 8 all’estero.

Maxi blitz contro il contrabbando di sigarette: 28 arresti

Oltre cento militari delle Fiamme Gialle trentine stanno effettuando arresti e perquisizioni su tutto il territorio nazionale contro il contrabbando internazionale di sigarette, prodotti energetici e alcolici.

Le indagini

L’operazione “Melita” si è appena conclusa con l’esecuzione di 28 arresti, 20 sul territorio nazionale: province di Bari, Roma, Trieste, Latina, Napoli, Campobasso, Caserta, Perugia, Lecce, La Spezia, Massa Carrara, Isernia, Alessandria, Treviso e Venezia, ed altri 8 all’estero: Croazia, Belgio, Moldavia, Inghilterra, Germania e Bulgaria. Quest’ultimi destinatari di mandato di arresto europeo e cattura internazionale.

Il traffico di prodotti di contrabbando

Dalle indagini è emerso un traffico illecito di prodotti di contrabbando provenienti da numerosi paesi europei quali Slovenia, Germania, Belgio, Inghilterra, Olanda, Polonia, Francia, Bulgaria e Grecia trasportati a bordo di autoarticolati, pullman, furgoni e anche singole auto che giungevano in Italia anche dai valichi di Prato La Drava, Tarvisio e Trieste oltre che dal Brennero.

In base a quanto ricostruito, c’è stato anche il coinvolgimento di una distilleria con sede in Trentino che, secondo l’accusa, ha tentato di contrabbandare un ingente quantitativo di prodotti alcolici tramite il trasferimento fraudolento di due carichi di vodka, per 39.960 bottiglie, sequestrati a Verona a marzo del 2019.

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