Cronaca

Contrassegno invalidi per auto: ora anche per i diabetici. Come averlo

Sono state rese note le nuove percentuali di invalidità per poter usufruire del contrassegno auto per gli invalidi. Nel caso di patologia che influisce direttamente sulla capacità di deambulazione la percentuale di invalidità deve essere non inferiore al 50%, se influisce indirettamente deve essere non inferiore al 74%. Il diabete è stato elencato tra quelle che influisce ma indirettamente, indi il diabetico avrà diritto al contrassegno nel caso in cui la sua disabilità sia superiore al 74%.

Diabetici: le percentuali di invalidità

Ecco quali sono le percentuali di invalidità che danno diritto ad essere inseriti nelle categorie protette e, quindi, ad usufruire delle agevolazioni per i diabetici:

  • diabete mellito tipo 1 o 2 con complicanze micro-macroangiopatiche con manifestazioni cliniche di medio grado: dal 41% al 50%;
  • diabete mellito insulino-dipendente con mediocre controllo metabolico e iperlipidemia o con crisi ipoglicemiche frequenti nonostante terapia: dal 51% al 75%;
  • diabete mellito complicato da grave nefropatia e/o retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali e/o arteriopatia ostruttiva: dal 91% al 100%.

Agevolazioni per i diabetici: dall’auto alla scarpa ortopedica

Appurato che un diabetico con un certo grado di invalidità venga considerato, a effetti di legge, un disabile, può usufruire – così come le persone che

hanno fiscalmente a carico il paziente – di una detrazione fiscale del 19% sulle spese di acquisto e di adattamento di un’auto. Quest’agevolazione viene riconosciuta a persone che non possono guidare perché non vedenti o gravemente limitate nei movimenti (ovviamente, a quel punto, si metterà al volante la persona che lo assiste) e alle persone che, pur soffrendo di diabete, riescono a guidare una macchina adattata alle loro condizioni muniti di patente speciale.

Per queste categorie viene riconosciuta l’Iva agevolata al 4% sull’acquisto dell’auto ed, in alcune regioni, l’esenzione permanente dal bollo. Teoricamente, i diabetici considerati disabili avrebbero diritto a queste due agevolazioni (detrazione del 19% e Iva agevolata al 4%) anche per l’acquisto di strumenti tecnologici come pc, tv via satellite o accesso alla banda larga. Ma il paziente deve avere un grado di invalidità davvero alto.

C’è anche un piccolo sconto fiscale per le spese di assistenza non professionale a persone con gravi difficoltà nel compiere atti di vita quotidiana. In pratica, un’agevolazione per i diabetici che, a causa del progredire della malattia, hanno bisogno di una badante.

Agevolazioni sanitarie e previdenziali per i diabetici

La prima agevolazione per i diabetici da punto di vista sanitario è l’esenzione del ticket, che si può richiedere all’Ausl di competenza dopo avere accertato la patologia in una struttura pubblica. L’Azienda Unità sanitaria locale rilascia un certificato da portare al medico curante, il quale provvederà ad inserirlo nel proprio database. A quel punto, il medico di base segnalerà l’esenzione sulla ricetta ogni volta che dovrà prescrivere un farmaco, una visita medica di controllo o una cura.

Altra agevolazione per i diabetici è l’inserimento dei pazienti nelle categorie protette, qualora abbiano una percentuale di invaliditàsuperiore al 46% secondo le tabelle Inail ed il parere della commissione Inps. Non è detto, pertanto, che tutti i soggetti affetti da diabete possano usufruire di questo beneficio. E’ a rischio, ad esempio, chi soffre di diabete di tipo 1, la cui percentuale di inabilità varia dal 41% al 50%. I diabetici possono confrontarsi con i patronati per capire se hanno diritto ad essere inseriti in una categoria protetta.

Stesso discorso per quanto riguarda la pensione di invalidità civile. Per riceverla, la persona malata di diabete deve avere un grado di invalidità veramente avanzato, a tal punto di non consentire al paziente di condurre una vita normale pur seguendo una cura specifica. L’assegno è concesso ai soggetti che soffrono di diabete mellito a cui segue una grave forma di nefropatia (malattia dei reni) e/o retinopatia (pesanti disturbi visivi) ed altre patologie che portano la percentuale di invalidità in una forbice tra il 91% ed il 100%. Questi pazienti possono chiedere la pensione di invalidità civile al medico di base o al patronato.

Agevolazioni fiscali per i diabetici

Altre agevolazioni per i diabetici possono essere richieste dai pazienti affetti da questa malattia (o da chi li assiste), ammesso che vengano inseriti in una categoria protetta, cioè che siano considerati dalla legge, a tutti gli effetti, degli invalidi, specie se dipendenti dall’insulina.

Far parte di una categoria protetta perché affetti da inabilità superiore al 45% significa avere una corsia privilegiata per entrare nel mondo del lavoro, in quanto tutte le aziende sono tenute a riservare una certa quota di posti di lavoro ai soggetti che ne fanno parte. I pazienti devono iscriversi nelle apposite liste dell’ufficio del lavoro dalle quali verranno selezionati dalle imprese. Lo stesso discorso vale anche per i concorsi pubblici.

Altra agevolazione arriva dalla legge 104. Consente di poter ottenere degli assegni, permessi o altri vantaggi per l’assistenza ai diabetici. L’ammontare dell’assegno o dei giorni di permesso dipende dal grado di invalidità del diabetico: dal 74% si può ricevere un assegno calcolato in base al reddito. Se la percentuale di invalidità arriva al 100%, come abbiamo visto prima, si ottiene la pensione. Nei casi di diabete in stadio grave, i parenti del paziente hanno diritto ad ore di permesso sul lavoro per poterlo assistere.

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