Cronaca

Coronavirus, i contagiati sono 6 volte piĆ¹ di quelli registrati: la scoperta

Coronavirus, i contagiati sono 6 volte piĆ¹ di quelli registrati: circa un milione e mezzo di italiani, il 2,5% della popolazione, hanno incontrato il coronavirus e sviluppato anticorpi. Il 27,3% ĆØ asintomatico. La Lombardia, come prevedibile, raggiunge di gran lunga i massimi livelli di sieroprevalenza con una media regionale del 7,5%, che cresce al 24% a Bergamo.

Coronavrius, molti piĆ¹ contagi di quelli registrati

Dopo la Lombardia segue la Valle dā€™Aosta, con il 4%, e un gruppo di regioni che si collocano attorno al 3%: Piemonte, Trentino Alto Adige, Liguria, Emilia-Romagna e Marche. Il Veneto ĆØ allā€™1,9%, il Lazio allā€™1%, mentre otto Regioni, tutte a Sud, presentano un tasso di sieroprevalenza inferiore allā€™1%, con i valori minimi in Sicilia e Sardegna (0,3%).

Questi sono il risultato piĆ¹ significativo dei dati preliminari, illustrati ieri al ministero della Salute, prodotti dallā€™indagine nazionale, che finora ha coinvolto 64.660 cittadini, selezionati dallā€™Istat nel periodo che va dal 25 maggio al 15 luglio.

Ieri pomeriggio a spiegare il senso di questi numeri, accanto al ministro della Salute, Roberto Speranza, cā€™erano Istat e Croce Rossa, cioĆØ chi materialmente lavora per coordinare e organizzare la rete dei prelievi, contattato telefonicamente i cittadini prendendosi molti ā€œnoā€, assicurato la logistica in tutte le regioni, ma soprattutto raccolto e dato un senso ai numeri.

L’indagine sierprevalenza

Pochi hanno compreso, mentre ancora si piangevano decine di morti, perchĆ© ĆØ fondamentale unā€™indagine di ā€œsieroprevalenzaā€, perchĆ© ĆØ utile capire la presenza nel sangue di anticorpi generati dallā€™incontro col virus: tutti questi dati sono le ā€œmollichine di pollicinoā€, disegnano la mappa in cui Sars-Cov2 si ĆØ mosso, contribuendo a dare ulteriori informazioni su come e su chi agisce il virus per poterlo prevenire e attaccare ancora meglio. Ā«Se il dato viene messo in rapporto con il numero dei decessi accertati dallā€™inizio dellā€™epidemia, 35.166, ne esce un indice di mortalitĆ  del 2,3%. Il 41,7% di quanti hanno avuto un malato in famiglia ha sviluppato gli anticorpi – secondo lā€™Istat – e la prevalenza si abbassa al 15,9% per i familiari non conviventiā€. Un sostanziale incremento della prevalenza si osserva anche quando vi siano stati contatti con colleghi di lavoro affetti dal virus (11,6%), o con pazienti nella stessa condizione (12,1%).

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