Cronaca

Il pediatra Siani: “Prossimo inverno situazione drammatica. Importante vaccinarsi”

Il coronavirus potrebbe tornare in inverno. “Ci troveremo il prossimo inverno in una situazione drammatica. Avremo l’arrivo dell’influenza e anche, forse, il ritorno del Covid-19”. Sono le parole del pediatra e deputato Paolo Siani, intervenuto al Tg Club – Speciale Coronavirus in onda su Tele Club Italia. Il pediatra ha commentato l’intenzione del Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, di estendere i vaccini agli anziani e anche ai bambini in vista dell’autunno e di una possibile seconda ondata epidemica.

Coronavirus in inverno, l’allerta di Paolo Siani

“È chiaro che ci troveremo il prossimo inverno in una situazione drammatica. Da qui il richiamo del Presidente De Luca di arrivare ad una vaccinazione al 100%. Forse è esagerato, basta arrivare al 75% – 80% dei vaccinati. Insomma, la sua intenzione è di vaccinare per quanto più possibile gli over 65. Se noi a novembre abbiamo una persona anziana vaccinata per influenza che presenta tosse, raffreddore e febbre, il sospetto che sia un paziente Covid è molto alto. Il discorso vaccino è molto delicato e va programmato subito. Ma soprattutto bisogna essere in grado con strutture territoriali di poterli fare questi vaccini e dare una risposta nei tempi giusti”, ha affermato il medico.

Con i bambini, però, il discorso cambia. “Di recente abbiamo avuto un incontro noi pediatri con il governatore De Luca. Sicuramente i bambini a rischio, con malattie croniche e tumori, vanno vaccinati. Per gli altri, invece, va affrontato un discorso diverso: ci sono studi che dimostrano che i bambini si infettano poco. Sembrerebbe che le mucose nasali dei bimbi abbiano un numero esiguo di ricettori. Se questo fosse confermato, noi avremmo una certezza scientifica. E poi sarebbe di aiuto enorme per la riaperture delle scuole”. 

La sindrome di Kawasaki

La sindrome di Kawasaki è una malattia rara, che nei bambini colpisce soprattutto sotto i 5 anni. Ma non sono pochi i genitori preoccupati per le conseguenze di questa patologia.  “Nell’86 era una malattia poco conosciuta – spiega il pediatra Siani nel corso della trasmissione -. Ma nel corso degli anni abbiamo imparato a curarla molto bene. E’ successo che i colleghi di Bergamo hanno segnalato a tutta l’Europa un aumento della Kawasaki nei bimbi e questo ci ha fatto pensare, giustamente, che ci fosse un nesso col Covid. Però questa correlazione non è stata dimostrata e non c’è stata alcuna epidemia di kawasaki”. 


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