Cronaca

Covid in Italia, 281 nuovi focolai in 6 giorni: l’età dei contagiati è scesa a 30 anni

Coronavirus, in Italia, secondo il Ministero della Salute, sarebbeto stati registrati 281 nuovi focolai in 6 giorni, dal 10 al 16 agosto. L’età dei contagiati, inoltre, è scesa a 30 anni, un fenomeno dovuto all’annullamento totale delle basilari norme di prevenzione e al mancato uso delle mascherine.

Coronavirus, Italia: focolai attivi, 30 anni l’età dei contagiati

La pandemia ha ripreso la sua corsa anche in Italia: anche se il nostro Paese rimane uno degli Stati europei meno colpiti da questa seconda ondata, oggi sono stati superati gli 800 contagi. Numeri non paragonabili a quelli di Paesi come Spagna o Francia, ma egualmente preoccupanti.

Contagi in tutte le regioni

Secondo il monitoraggio del Ministero della Salute, dal 10 al 16 agosto sono stati segnalati complessivamente 1.077 focolai di coronavirus attivi in Italia, di cui 281. Nel Paese non c’è più nessuna regione a contagio zero.

I dati

Secondo i dati, il 28,6% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 34% nell’ambito di attività di contact tracing. Quindi, il 63% dei nuovi casi sono stati diagnosticati con attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti.

Contagi tra i giovani

Secondo gli esperti, “In Italia, come in Europa e a livello globale, si è verificata una transizione epidemiologica dell’epidemia con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 30 anni”.

Assenza di distanziamento

Si riscontra – si legge nel documento di Iss e ministero – un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) e una minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici”.

Indice Rt in Campania superiore a 1

L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 30 luglio – 12 agosto è pari a 0,83 (in un intervallo compreso fra 0.67 e 1.06). Il valore più alto di Rt è stato rilevato in Umbria (1,34), seguita da Abruzzo (1,24), Veneto (1,21), Lombardia (1,17) e Campania (1.02). L’indice Rt risulta invece pari a zero in Basilicata e Molise.

Casi locali

Secondo i dati, la maggior parte delle infezioni è stata contratta sul territorio nazionale, mentre risulta importato dall’estero il 28,3% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio.


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Il sito del Ministero della Salute

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