Cronaca

Coronavirus in Italia: sospensione dei visti e controlli nei porti

Coronavirus in Italia: sospensione dei visti e controlli nei porti. Ecco tutte le rassicurazioni da parte del commissario Angelo Borrelli.

Situazione su visti e porti in Italia per il coronavirus

“Nella giornata di oggi abbiamo lavorato ad alcune misure volte a contenere la diffusione del coronavirus e abbiamo ragionato sull’allargamento di protocolli sanitari anche ai porti, in particolare alle navi che attraccano in scali italiani usando le stesse misure che vengono attualmente utilizzate per le navi provenienti dall’area extra Ue”. Lo ha detto il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli al termine del comitato operativo che si è tenuto presso la sede del Dipartimento della Protezione civile.

“Queste misure verranno applicate, nel caso in cui a bordo di una nave si presentasse un passeggero con una sintomatologia tale da far pensare a un caso sospetto di coronavirus, anche alle navi provenienti dall’Unione europea”, ha aggiunto Borrelli. “Al momento non riteniamo necessario applicare misure che portino a rimodulazioni di Schengen perché la situazione nel nostro Paese, anche grazie al lavoro iniziato da tempo dal Ministero della Salute, non desta particolare preoccupazione. E’ una situazione che richiede attenzione ma senza panico”, ha concluso Borrelli, escludendo dunque una chiusura delle frontiere.

Sospesi i visti in Cina per l’Italia

E’ stata sospesa la concessione di visti in Cina per l’Italia. “In questo momento l’importante è riuscire a contenere il contagio del coronavirus ed evitare al massimo di alimentare panico e allarmismo – dichiara in una nota Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario al Turismo del Mibact – Giovedì saranno convocati al Mibact i rappresentanti delle varie categorie del settore turistico per fare il punto sulla situazione e capire come affrontare questa fase di emergenza, in particolare sul fronte dei flussi in arrivo che stanno risentendo delle restrizioni sui voli”. “E’ stata sospesa la concessione di visti in Cina per l’Italia da parte delle agenzie autorizzate. Restano solo quelli concessi dalle nostre strutture consolari per motivi familiari o casi di conclamata e acclarata urgenza. La chiusura del traffico aereo da e per la Cina rientra in questa politica di contenimento. E’ normale che ci sia preoccupazione tra i cittadini ma è bene non cedere spazio alla paura e all’allarmismo”, conclude Bonaccorsi.

Riaperto traffico Cargo Cina-Italia

Intanto l’Enac ha riattivato la possibilità di effettuare voli cargo merci tra Italia e Cina. Lo rende noto la Farnesina, in una nota. “E’ l’esito dei lavori della riunione dell’Unità operativa speciale riunitasi oggi al Ministero degli Affari Esteri, in coordinamento con il comitato operativo della protezione civile”, vi si legge.

Lunedì rientrano gli italiani da Wuhan

Saranno alloggiati in container strutturati come camerate, presso la caserma della Cecchignola, i 69 italiani che lunedì mattina rientreranno in Italia da Wuhan con un aereo militare attrezzato. Vi resteranno per un periodo di sorveglianza sanitaria di 14 giorni a cura del personale medico militare. Inoltre, a quanto apprende l’Adnkronos, da lunedì all’aeroporto di Pratica di Mare rimarrà a disposizione un velivolo militare attrezzato per il trasporto di biocontenimento nel caso che il personale venisse contagiato.

Ipotesi ponte aereo

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha sentito telefonicamente, questa mattina, il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, nominato ieri commissario per l’emergenza coronavirus. Nel corso della telefonata, oltre a fare il punto della situazione in Veneto e generale, Zaia e Borrelli si sono confrontati sulla prospettiva di organizzare un ponte aereo per riportare in Italia i cittadini che si trovano in Cina e vogliono rientrare – molti sono veneti – e per i cinesi che vogliono tornare nel loro Paese. “Ci sono dei casi a macchia di leopardo in vari Paesi del mondo – ha detto Zaia – ed è presumibile che, come nel caso dell’influenza stagionale quando il picco non è ancora stato raggiunto, i numeri cresceranno”.

Oms

Sono arrivati a 11.953 globalmente i casi di nuovo coronavirus, secondo il bollettino diffuso dall’Organizzazione mondiale della sanità: in 24 ore ne sono stati registrati 2.128, di cui 2.102 solo in Cina. Nel gigante asiatico, secondo l’Oms, i contagi confermati ammontano ormai a 11.821, con 258 morti.

Trasmissione

Nel bollettino quotidiano dell’Oms si legge che il principale veicolo di trasmissione del coronavirus, “in base ai dati disponibili, sono i casi sintomatici” ma l’Organizzazione mondiale della Sanità “è a conoscenza della possibile trasmissione di 2019-nCoV da persone infette prima che si sviluppino i sintomi”. “La trasmissione del virus da casi asintomatici è rara anche per gli altri coronavirus, come abbiamo visto in precedenza per il Mers. Pertanto, è probabile questo non sia un importante fattore di trasmissione. Le persone sintomatiche diffonderanno il virus più facilmente tossendo e starnutendo”, si legge nel bollettino.

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