Cronaca

Preoccupano i contagi di ritorno dalla Croazia: boom di positivi dopo una vacanza sull’isola di Pag

Preoccupano i contagi di ritorno dalla Croazia: boom di casi positivi di coronavirus di ritorno una vacanza sull’isola di Pag, contagiati 10 italiani, 3 ragazzi di Lodi e 7 di Brescia.

Coronavirus, boom di casi di persone di ritorno dall’isola di Pag in Croazia

I ragazzi di Brescia hanno fatto rientro in Italia lunedì, mentre i lodigiani erano in un gruppo di 150 giovani, soprattutto studenti, che sono stati in Croazia dal 25 luglio al primo agosto scorso. L’Ats di Milano è al lavoro per cercare di avere chiara la mappa del contagio.

Viaggio per la maturità

Marco Capacchietti, ad di Sand Viaggievento, che ha organizzato i viaggi in Grecia e Croazia, ha parlato dei casi che sono emersi “In riferimento al caso dei ragazzi positivi tornati dall’isola di Pag, ci teniamo a precisare che noi abbiamo operato nel pieno e totale rispetto del protocollo, prima e dopo. Per quanto riguarda lo svolgimento dei viaggi sull’isola di Pag, in Croazia, abbiamo utilizzato i servizi di una storica azienda di autotrasporti bresciana che da oltre 30 anni offre i propri servizi a migliaia di viaggiatori in tutto il mondo, non certo una low cost. L’azienda in questione ci ha informato che: fin da subito ha aggiornato il proprio DVR con la parte di rischio biologico e mantiene come da normativa un registro con la programmazione delle sanificazioni di mezzi ed uffici

Rispetto delle norme

Il responsabile del tour operator bresciano ha spiegato “Come da protocollo, è stata nostra premura fornire ogni singolo pullman di un termo scanner per la misurazione della temperatura corporea, obbligando ogni viaggiatore ad indossare la mascherina e consentendogli l’accesso al pullman solo una volta che questa è stata indossata e che il termo scanner non ha rilevato una temperatura più alta del limite di legge. Viceversa tutti gli utenti sono responsabili di loro stessi e di quello che dichiarano sulla propria autocertificazione obbligatoria prima di salire a bordo, oltre all’obbligo di mascherina durante tutto il viaggio. Nessuno però può controllare il comportamento del cliente una volta che è in vacanza ed è libero di comportarsi come meglio crede nei giorni di permanenza all’estero. In tal senso ci auguriamo che questi casi di positività di viaggiatori rientrati da vacanze all’estero, con il nostro e con altri tour operator, aiutino a sensibilizzare tutti i giovani (e non) italiani in vacanza all’estero affinché non si dimentichino dei protocolli che abbiamo imparato a seguire nei mesi passati”.


Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio