Cronaca

Covid, quali attività potrebbero chiudere di nuovo se i contagi dovessero aumentare

Con l’aumento dei contagi cresce il timore di nuove chiusure per l’emergenza coronavirus. Mentre il governo lavora al nuovo dpcm per limitare l’ondata di contagi, in molti temono di andare incontro ad un secondo lockdown o comunque ad una chiusura parziale delle attività. 


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In Campania sono state introdotte nuove norme restrittive nei confronti delle attività di ristorazione. I locali dovranno chiudere tra le 23 e le 24 (qui l’ordinanza) potendo continuare senza limiti nel servizio di consegna a domicilio. Il timore di molti è che anche nel resto del Paese possano essere adottati simili provvedimenti o, ancora peggio, si possa rischiare una chiusura totale di determinate attività.

Coronavirus, le nuove chiusure: quali attività rischiano di più

Se i contagi dovessero aumentare ancora, c’è il rischio di ripercorrere in senso inverso le riaperture della scorsa primavera. I primi a chiudere sarebbero i cinema, i teatri, le palestre. Poi toccherebbe ai centri estetici e ai parrucchieri, seguiti da bar e ristoranti. Per ultimi i negozi, mentre è probabile che negli uffici venga reso obbligatorio lo smart working.


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La possibilità di un secondo lockdown

Gli obiettivi sono due: tenere quanto più possibile le scuole aperte e non ricadere in un lockdown nazionale e tantomeno in una chiusura delle attività produttive. Dunque c’è la possibilità che vengano decise zone rosse territoriali per intervenire sui focolai, isolando quartieri o anche singoli palazzi. Non si fermeranno fabbriche e uffici e nessuno verrà nuovamente costretto a restare chiuso in casa, casi di quarantena a parte.

 


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Coronavirus, le scuole possono chiudere di nuovo?

Da quando hanno riaperto, in moltissime scuole si sono registrati casi di contagio tra studenti e insegnanti. In molti casi si è tornati alla didattica a distanza, tanti studenti sono finiti in isolamento ma dal Ministero dell’Istruzione continuano a sottolineare l’importanza di non richiudere le scuole.


Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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