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Campania, obbligo di documento d’identità al ristorante: nuova ordinanza del presidente Vincenzo De Luca

Campania, scatta l’obbligo di documento d’identità al ristorante. Per ogni tavolo prenotato deve esserci qualcuno a garantire con un documento di identità e controlli sanitari per gli arrivi da alcuni paesi esteri. L’ordinanza è stata firmata ieri sera dal governatore De Luca.

Campania, nuova ordinanza: obbligo di documento d’identità al ristorante

«Almeno per ogni tavolo al ristorante ci deve essere una persona che fornisca la carta di identità perché abbiamo verificato come ci sono degli imbecilli irresponsabili che danno generalità false», annuncia ieri mattina De Luca.

Il governatore, ricordando l’episodio della Costiera sorrentina: «È capitato, in un ristorante sulla costiera sorrentina, che, avendo trovato un cliente positivo, abbiamo telefonato, con le strutture sanitarie, ai numeri che c’erano stati dati dagli altri clienti ed erano numeri falsi. Ma come si può essere così irresponsabili? Abbiamo capito che è in gioco la nostra vita, oltre che la vita dei nostri familiari? Quindi, probabilmente, faremo un’ordinanza, che stiamo valutando con la Protezione civile, per rendere obbligatoria, per lo meno, l’esibizione, per ogni tavolo, di una carta di identità, che ci sia almeno una persona certificata a cui fare capo per individuare, in caso di problemi, chi erano quelli che stavano intorno al tavolo».

E così ieri sera ecco la nuova ordinanza in cui sono i titolari dei locali pubblici ad avere l’obbligo di accertare le generalità senza fermarsi più alle sole generalità e il numero di telefono. «È obbligo – recita l’ordinanza che vale sino al 9 agosto – per i ristoratori e i gestori di discoteche e locali consimili, di individuare almeno un soggetto per tavolo o per gruppo attraverso idoneo documento di identità, al fine della maggiore tempestività della ricostruzione di eventuali contatti stretti di eventuali nuovi soggetti positivi».

La stessa ordinanza dispone anche che le Asl competenti «dovranno – recita la n. 64 – effettuare i controlli sanitari (rilevazione della temperatura, tamponi e/o test sierologici) dei soggetti provenienti da Paesi esteri a maggior rischio, direttamente nei principali luoghi di arrivo (aeroporto, stazione centrale, terminal dei vettori del trasporto su gomma, anche privati), al fine di impedire il transito incontrollato di eventuali soggetti positivi sul territorio». Ma una ulteriore proroga o modifica, fanno sapere da palazzo Santa Lucia, è legata all’andamento della situazione epidemiologica. Confermate, inoltre, anche le sanzioni previste in caso di inosservanza dell’obbligo della mascherina con una pena pecuniaria di mille euro.


ordinanza-n-64-31-07-2020


 

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