Cronaca

Emergenza coronavirus in Italia: i dati mostrano come il covid abbia fatto più vittime di 5 malattie letali come diabete e Alzheimer

Emergenza coronavirus in Italia: i dati mostrano come il covid abbia fatto più vittime di 5 malattie letali come diabete e Alzheimer, è quanto è emerso dal rapporto redatto da Istat e Iss, in riferimento al periodo 20 febbraio – 31 marzo.

Il coronavirus ha fatto più vittime di 5 malattie letali: i dati

Sulla base dei numeri, nel marzo 2020, “in poco più di venti giorni, i decessi quotidiani riportati alla Sorveglianza integrata Covid-19 arrivano a sorpassare il numero giornaliero di morti per tutte le cause del mese di marzo 2017″.

Le cause della morte

Alla fine dell’anno, si potranno analizzare tutte le cause di morte del 2020, compresi anche i “decessi di persone non sottopposte al test ma certificate dai medici sulla base di una diagnosi clinica di Covid-19 (che al momento non sono conteggiate nel rapporto) e quanto agli effetti indiretti correlati o non all’epidemia”, riporta l’Agi.

Italia spaccata a metà

Il report fotografa un’Italia spaccata a metà: si va da Bergamo, dove l’eccesso di mortalità ha raggiunto il 568%, a Matera, dove si è registrato un calo dell’11,3%, passando da Roma (-9,4%).

Mortalità collegata al covid

Riguardo l’altissimo numero di decessi si ipotizzano tre cause: Covid-19 come causa primaria della morte; una “mortalità indiretta” correlata al virus ma, in realtà, dovuta a disfunzioni di organi quali cuore o reni oppure una “quota di mortalità indiretta non correlata al virus ma causata dalla crisi del sistema ospedaliero e dal timore di recarsi in ospedale nelle aree maggiormente affette”. La paura di contrarre il virus, quindi, avrebbe fatto desistere alcuni malati patalogici di altre malattie alle cure ospedaliere.

I dati per provincia

Sono 38 le province dove il virus ha fatto più vittime, 37 del Nord più Pesaro-Urbino. Addirittura, ben il 91% dell’eccesso di mortalità riscontrato a livello medio nazionale nel mese di marzo 2020, si legge nel report, si concentra nelle aree ad alta diffusione dell’epidemia. Tristemente in testa a questa classifica c’è Bergamo, dove la mortalità è salita del 568% in più, subito seguta da Cremona (391%) e Lodi (371%), Brescia con un +291%, Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro e Urbino (120%). Questi sono i valori paragonati ai mesi di marzo 2015-2019. Sul dato nazionale, invece, il numero complessivo dei morti a marzo 2020 è del 49,4% in più rispetto al marzo 2019.

Le “tre Italie” del virus

La diffusione geografica dell’epidemia di Covid-19 è eterogenea. Nelle Regioni del Sud e nelle Isole, la diffusione delle infezioni è stata molto contenuta, in quelle del Centro, è stata mediamente più elevata rispetto al Mezzogiorno mentre in quelle del Nord la circolazione del virus è stata molto elevata. Sebbene il 52,7% dei casi riguarda le donne, sono stati registrati più decessi tra gli uomini.


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