Positivo al coronavirus, l’ipotesi: “Contagiato da una tazzina da caffé”
Positivo al coronavirus a causa di una tazzina da caffé lavata male. È il dubbio di un commercialista romano risultati positivo al Covid-19 dopo un viaggio a Milano. Una vicenda, tutta da chiarire, che ad ogni modo riporta l’attenzione sui piccoli gesti da seguire per evitare la diffusione dei contagi: in primo luogo l’igiene.
Coronavirus, positivo a causa di una tazzina da caffé: il dubbio
Dopo aver avuto l’esito del tampone, il commercialista ha spiegato: “Secondo i medici il contagio è avvenuto tra lunedì 27 e mercoledì 29 luglio. Giorni in cui per lavoro sono stato a Milano ma con tutte le precauzioni del caso. Mi muovevo in bicicletta e indossavo sempre la mascherina. Non utilizzavo metro e treni”.
La tazzina lavata male
“Sono stato attento a ogni cosa. Le uniche due ipotesi per spiegarmi il contagio possono essere o quella di aver toccato qualcosa e, involontariamente, ho strofinato su bocca e occhi, oppure quella di aver bevuto una tazzina di caffè, forse lavata male“.