CronacaEconomia

Coronavirus, stop al pagamento di mutui e tasse

Stop al pagamento di mutui e tasse per il coronavirus. Nel decreto per le misure di sostegno all’economia in approvazione ci sarà “una parte fiscale molto importante di sospensione di pagamenti, pagamento di ritenute, contributi.” Lo ha detto la viceministra all’Economia Laura Castelli a Radio anch’io condotto da Giorgio Zanchini. Secondo quanto riporta una nota della trasmissione, alla domanda: “Ma anche i mutui?” La viceministra ha risposto: “Mutui, tasse, è tutto sospeso.” E ancora: “In tutta Italia?” La viceministra ha risposto: “Sui mutui di privati e famiglie.”

Mutui e tasse: stop per il coronavirus

Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ospite di “Circo Massimo” su Radio capital, ha detto stamani: Uno dei “quattro canali” su cui si sta indirizzando il governo per aiutare famiglie e imprese “è quello della liquidità, che va garantita, e questo lo si fa con la sospensione dei pagamenti, di mutui, bollette, tributi. Dobbiamo ragionare su tutto il territorio nazionale”. E alla domanda se la sospensione varrà già dalla prossima scadenza fiscale del 16 marzo, ha risposto: “stiamo lavorando in questa direzione”.


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Gli aiuti per l’emergenza

C’è la possibilità di arrivare ad un pacchetto di aiuti, per fronteggiare l’emergenza coronavirus, fino a 10 miliardi chiedendo più deficit? “L’ordine di grandezza è quello”, ha risposto il ministro alla vigilia del decreto che domani dovrebbe andare in Cdm. “Probabilmente chiederemo un deficit leggermente più alto per avere più possibilità di interventi. Non è detto che utilizziamo tutto nel primo decreto. Il limite di 7,5 miliardi è un limite che superiamo”, ha aggiunto.

Bisogna “evitare gli assembramenti e rallentare la diffusione del virus, perché è evidente che il nostro nostro sistema sanitario sta andando in crisi”, ha spiegato Patuanelli, rimarcando l’obiettivo dell’ultimo Dpcm per fronteggiare l’emergenza. “E’ evidente che abbiamo preso queste decisioni non certamente a cuor leggero, consapevoli che stiamo chiedendo sforzi ai cittadini. C’è la necessità di evitare il più possibile la diffusione del virus e quindi di evitare gli assembramenti. Mai come in questo frangente comportamenti singoli determinano comportamenti collettivi”, ha sottolineato.

L’ipotesi Bertolaso

Quanto alla nomina di un supercommissario, Patuanelli ha detto: “Abbiamo già il commissario Borrelli che sta facendo un lavoro encomiabile”. Alla domanda sull’ipotesi Bertolaso, “non è in campo e non la ritengo nemmeno motivata – ha risposto -. C’è una linea di comando chiara, c’è il presidente del Consiglio che gestisce in prima persona la crisi, c’è Borrelli capo della Protezione civile che ha poteri di commissario straordinario, c’è il ministro dell’Interno. Credo che sia struttura sufficiente per gestire le criticità”.

Il ministro è al quindicesimo giorno di auto-isolamento cominciato in seguito all’incontro del 25 febbraio scorso al Mise a cui aveva partecipato l’assessore lombardo risultato poi positivo al coronavirus, ha spiegato, aggiungendo che quindi da domani sarà ‘libero’ nel “rispetto” delle disposizioni, per cui “mi sposterò per motivi di necessità, di salute, che spero di non avere – ha detto – per andare a fare la spesa e per andare a lavoro”.

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