Cronaca

Coronavirus, Ascierto “Lo studio sul tocilizumab non ha dimostrato un vantaggio statisticamente significativo nel ridurre la mortalità nei pazienti covid”

Coronavirus, Ascierto “Lo studio sul tocilizumab non ha dimostrato un vantaggio statisticamente significativo nel ridurre la mortalità nei pazienti covid. L’oncologo del Pascale ha dato la notizia attraverso un lungo post sulla sua pagina Facebook, pubblicando anche i risultati dello studio.

Coronavirus, Ascierto: nessun vantaggio dal tocilizumab

Il farmaco, che aveva riacceso la speranza all’inizio dell’epidemia e che aveva acceso i riflettori sull’Ospedale Pascale di Napoli, che per primo aveva utilizzato il tocilizumab, purtroppo non ha dato i risultati sperati. È stato lo stesso professor Ascierto a dare la notizia

Sono disponibili alcuni aggiornamenti sui risultati dello studio clinico su tocilizumab nel trattamento degli effetti associati alla polmonite da COVID-19.
Gli studi di fase III rimangono sempre i più importanti per dimostrare l’efficacia di un farmaco. Il CoVacta, lo studio di fase III, su scala mondiale, che ha valutato l’efficacia dell’utilizzo del tocilizumab confrontato con il placebo non ha dimostrato un vantaggio statisticamente significativo nel ridurre la mortalità a 4 settimane e nel miglioramento clinico nei pazienti con COVID-19.
Tuttavia, lo studio riporta anche che il tempo di dimissione nei pazienti trattati con tocilizumab risulta essere inferiore. Questo dato potrebbe indicarci che esiste un sottogruppo di pazienti che potrebbe comunque beneficiare del trattamento con tocilizumab. La chiave potrebbe essere in alcuni biomarcatori.
Purtroppo in questi studi, come il CoVacta, non sono noti i valori di alcuni biomarcatori che possono permetterci di individuare i pazienti che potrebbero trarre beneficio dal farmaco, quali ad esempio i valori basali di IL-6, PCR, Ferritina, D Dimero.
Ulteriori informazioni potrebbero arrivare dai risultati di altri studi di fase III che stanno valutando l’efficacia di tocilizumab quali l’EMPACTA e il REMDACTA che ne valuta l’efficacia in associazione con l’antivirale remdesivir.



 

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