Cronaca

Coronavirus, a Treviglio medici e infermieri benedicono pazienti in fin di vita: “Il nostro sacerdote è in quarantena”

Il coronavirus costringe tutti gli italiani ad enormi sacrifici e c’è anche chi è costretto ad inventarsi sacerdote per l’occasione. Medici ed infermieri a Treviglio (Bergamo) devono benedire i pazienti in fin di vita. Il sacerdote dell’ospedale, infatti, è in quarantena.

Sacerdote in quarantena, medici ed infermieri benedicono pazienti in fin di vita per il coronavirus

“Ho istruito, in accordo con la Curia di Bergamo, gli infermieri e i medici per dare la benedizione a chi la desidera e a chi è in fin di vita. Molti di loro hanno benedetto i malati con un piccolo segno sulla testa e una preghiera a chi lo desiderava. C’era il rischio di non poterli far benedire dal sacerdote che si è sacrificato fino a quando non è stato messo in quarantena”. Lo ha detto il direttore generale Asst Bergamo Ovest dell’Ospedale di Treviglio, Peter Assembergs, a Tv2000, commentando la situazione di totale emergenza coronavirus nel bergamasco che ha registrato fino adesso la morte di ben 13 sacerdoti.

“Qui mancano medici e infermieri – ha aggiunto Assembergs – poichè sono stati contagiati dal virus. Per chi è rimasto a lavorare siamo già alla quarta settimana della crisi ed è evidente che più della fatica fisica con turni massacranti sta vincendo lo stress nel vedere che ci sono così tanti morti”.


 


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