Cronaca

Coronavirus: violano la quarantena per giocare a briscola, sei pensionati nei guai nel milanese

Giocano a Briscola nel pieno dell’emergenza Coronavirus. Seianziani di Castano Primo, comune dell’interland di Milano, avevano organizzato un piano per eludere la sorveglianza di famigliari e forze dell’ordine per andare a giocare a briscola in campagna. Gli anziani sono stati scovati dai vigili dopo che le urla avevano insospettito qualche cittadino.

Coronavirus, sei pensionati si imboscano in campagna per giocare a briscola: traditi dalle imprecazioni

La briscola è una cosa sacra, tanto da sfidare una pandemia, un decreto del Governo e un’ordinanza del sindaco. È successo a Castano Primo, a pochi passi dall’aeroporto di Malpensa di Milano, dove un gruppo di pensionati ha deciso di imboscarsi in campagna per giocare a carte, il tutto con un piano elaborato. I sei anziani, di età compresa tra i 65 e i 75 anni, avevano messo a punto strategia in quattro mosse. Per prima cosa, hanno eluso la sorveglianza dei familiari con scuse credibili: dalle visite mediche alle code al supermercato o in farmacia.

Poi, hanno evitato di farsi notare dagli agenti della Polizia locale, che controllano i movimenti in paese, raggiungendo il luogo convenuto separatamente, a piedi oppure in bicicletta. Infine hanno scelto un luogo appartato e lontano da occhi indiscreti per non correre il rischio incontrare nessuno. Da ultimo, un dettaglio non trascurabile: la logistica, che consisteva in un tavolo e sei sedie. Allestimento trasportato all’alba per non correre rischi.

La fine dei giochi

Un piano praticamente perfetto. Rovinato solo dalla passione per il gioco, che spesso porta ad alzare la voce e imprecare, soprattutto quando il tuo compagno di squadra sbaglia mossa. Così un cittadino, insospettito dagli schiamazzi, prima è andato a verificare e poi ha informato i vigili, che hanno colto i pensionati sul fatto.

Gli agenti hanno chiuso un occhio: niente denuncia e neppure una multa, solo una ramanzina. Amaro il commento del sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, ancora oggi basito: “Con una pandemia globale e con misure restrittive che in Italia non si vedevano dalla Seconda guerra mondiale, con tutti sigillati in casa, secondo voi è normale che io debba mandare la Polizia locale a chiudere un ritrovo lungo il canale, perché un gruppo di cittadini va a giocare a carte?


Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio