Cronaca

Coronavirus, la vita dopo la quarantena: riaperture e spostamenti

Non è ancora vicino il momento in cui l’Italia potrà finalmente uscire dalla quarantena a cui è costretta dall’epidemia di coronavirus, ma già si sta pensando a come sarà la vita dopo il lockdown, ovviamente e inevitabilmente diversa rispetto a prima.

Coronavirus: la vita dopo la quarantena

Innanzitutto la cosiddetta fase 2 a cui anche il Premier Conte ha fatto di recente riferimento e in cui inizieranno le riaperture di alcune attività potrà arrivare solo quando il cosiddetto R0, vale a dire il numero di persone che una persona infetta può contagiare, sarà stabilmente intorno allo 0,5. Stando ai dati aggiornati al 3 aprile 2020 attualmente è 1.

Durante quella fase le misure di contenimento verranno allentate e i primi a riaprire saranno negozi e uffici. Naturalmente rispettando ancora i criteri di distanziamento e incentivando il ricorso allo smart working ove possibile.

La distanza di un metro

Per i lavoratori costretti in ufficio sarà importante mantenere ancora la distanza interpersonale di un metro e indossare i dispositivi di protezione.

Bar e ristoranti invece dovranno aspettare che l’R0 scenda sotto lo 0,5 per cominciare a riaprire. Anche quando la circostanza si verificherà i locali dovranno subire una riorganizzazione. I clienti al bancone dovranno per esempio mantenere almeno un metro sia con i gestori che con gli altri clienti. Tra i tavoli invece almeno due metri di distanza per garantire il passaggio in sicurezza dei camerieri, che dovranno essere muniti di guanti e mascherine.

I centri commerciali

Quanto ai centri commerciali, essendo luoghi di aggregazione e assembramento per eccellenza, probabilmente non riapriranno nemmeno a maggio. Gli altri negozi invece potranno alzare la saracinesca copiando le regole applicate durante la quarantena in supermercati e farmacie.

Ovvero assicurando lo scaglionamento delle entrate e il mantenimento della distanza tra le persone.

Cinema e teatri

Anche i luoghi di intrattenimento come cinema e teatri dovranno purtroppo aspettare più tempo, ovvero quando l’R0 sarà sostanzialmente azzerato. Se nelle sale si può facilmente distanziare i fruitori facendoli sedere a poltrone alternate, all’ingresso, soprattutto in quelli più grandi, è praticamente impossibile evitare assembramenti.

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