Cronaca

Il Comitato Tecnico Scientifico aveva proposto la zona rossa in Valseriana già il 3 marzo

Il Comitato Tecnico Scientifico aveva proposto la zona rossa in Valseriana già il 3 marzo, ma nessun lockdown totale: la decisione venne presa da Conte, e condivisa dai partiti, compresa la Lega.

Coronavirus, proposta di zona rossa in Valseriana il 3 marzo

Nella riunione del 3 marzo il Comitato tecnico-scientifico propose di adottare misure restrittive in Valseriana e nei Comuni di Alzano lombardo e Nembro, a rivelarlo è l’Eco di Bergamo, che ha esaminato verbale di quella riunione, reso pubblico dal consigliere regionale della Lombardia Niccolò Carretta.

Alzano e Nembro

“Il Comitato propone di adottare le opportune misure restrittive già adottate nei comuni della zona rossa, anche in questi due comuni, al fine di limitare la diffusione dell’infezione nelle aree contigue”. I Comuni in questione sono Alzano Lombardo e Nembro i due comuni a cui si fa riferimento nel verbale ufficiale numero 16, redatto martedì 3 marzo al termine della riunione del Cts.

Lockdown solo in alcune regioni

Il 7 marzo il Cts aveva proposto al governo di chiudere solo il Nord: Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, il Centro-Sud aveva ancora solo il 12% dei contagi nazionali. Una decisione apparentemente “politica”, condivisa anche da parte delle opposizioni ma, a quanto pare, non ritenuta necessaria dai tecnici del comitato scientifico.

Due livelli di allerta

Nel verbale della riunione del 7 marzo presso la sede della Protezione civile, la squadra di epidemiologi e scienziati suggerì “due livelli di misure di contenimento da applicarsi “l’uno nei territori in cui si è osservata ad oggi maggiore diffusione del virus, l’altro, sull’intero nazionale”.

 


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