Almanacco

Il 30 dicembre del 1954 nasce Corrado Passera: banchiere e dirigente d’azienda al Governo con Monti nel 2011

Percorriamo la vita di Corrado Passera, dalla vicenda Alitalia fino alla sua esperienza di Governo nelle schiere di Mario Monti

Corrado Passera è un banchiere e dirigente d’azienda italiano. È stato Ministro dello sviluppo economico e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del governo Monti dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013.

30 dicembre 1954: nasce Corrado Passera, noto banchiere italiano

Nato a Como il 30 dicembre del 1954 da una famiglia di piccoli imprenditori, Corrado Passera studia a nel suo paese presso il Liceo A. Volta, dove diventa presidente del consiglio studentesco. Mentre studia alla Bocconi fa il militare e, ancor prima di laurearsi, comincia a lavorare alla Olivetti, prima dell’arrivo di Carlo De Benedetti.


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Nel 1977 si laurea alla facoltà di Economia Aziendale dell’Università Bocconi di Milano. Tra il 1978 e il 1980 consegue il Master in Business Administration presso la Wharton School di Philadelphia, negli Stati Uniti.

Dall’Olivetti all’Ambroveneto

Nel 1980 entra nella società di consulenza McKinsey occupandosi in Italia e all’estero di riorganizzazione e rilancio di aziende bancarie, assicurative e di servizi.


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Nel 1985 entra in CIR, holding del Gruppo De Benedetti a cui hanno fatto capo aziende italiane ed europee di primo piano nell’informatica, nell’automazione industriale, nell’editoria, nella componentistica auto, nell’alimentare oltre a numerose società finanziarie e di servizi. Nei primi anni segue – come assistente dell’Amministratore delegato – numerosi progetti soprattutto in campo finanziario, tra cui la costituzione di un nuovo azionariato di riferimento al Credito Romagnolo (dal 1987 al 1995 ne sarà amministratore).

Nel 1988 diventa direttore generale della CIR. Matura in quegli anni anche un’esperienza significativa nel mondo dell’editoria, prima come direttore generale del Gruppo Mondadori e successivamente come vicepresidente e amministratore delegato dell’Editoriale L’Espresso-Repubblica, gruppo che porterà alla quotazione in Borsa.


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Nel 1992 diventa co-amministratore delegato del Gruppo Olivetti, che in quegli anni era in profonda crisi. Dopo una necessaria razionalizzazione delle attività, il gruppo innova profondamente il suo core business entrando nel settore delle telecomunicazioni e dando vita a Omnitel (oggi Vodafone) e Infostrada.

Nel 1996 diventa amministratore delegato e direttore generale del Banco Ambroveneto, una delle più vitali realtà bancarie italiane rafforzandone ulteriormente i risultati. Nel 1997 Ambroveneto diventa protagonista insieme a Cariplo della prima grande operazione di consolidamento bancario in Italia con la creazione di Banca Intesa.

Dalle Poste a Intesa Sanpaolo

Nel febbraio 1998 il Ministro del Tesoro (Carlo Azeglio Ciampi) del Governo Prodi I lo nomina amministratore delegato di Poste Italiane Spa, che è in grave crisi e prossima a una quasi inevitabile liquidazione.


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Nei quattro anni successivi Poste Italiane realizza una profonda trasformazione operativa e culturale attraverso la partecipazione degli oltre 160mila dipendenti postali e grazie a una efficace concertazione sindacale. La riorganizzazione interna dell’azienda, i fortissimi investimenti in tecnologia e formazione e l’introduzione di regole meritocratiche permettono in pochi anni di recuperare standard di qualità postale di livello europeo e ricavi molto significativi in campi di attività nuovi come i servizi finanziari attraverso la costituzione di Banco Posta e Poste Vita.

Sotto la sua amministrazione viene approvato un piano d’impresa per il 1998-2002, con investimenti, formazione e, tra le altre cose, il taglio di oltre 20mila posti di lavoro considerati in esubero. Viene riorganizzata l’offerta logistica, vengono valorizzate le nuove tecnologie informatiche e internet e nel 2002 si completa anche il risanamento economico dell’azienda con il primo utile di bilancio.


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Nel 2002 Passera lascia l’incarico alle Poste e torna nel mondo del credito come amministratore delegato e Chief Executive Officer di Banca Intesa, il gruppo bancario nato nel 1998 dalla fusione di Banca Intesa e Banca Commerciale Italiana. La banca è in difficoltà, anche per il processo di integrazione non pienamente completato, e Passera predispone un piano industriale triennale con l’obiettivo di ridare efficienza alla struttura attraverso una riorganizzazione operativa, una rimodulazione dell’offerta, una razionalizzazione dei costi, una ridefinizione della rete italiana ed estera e il rilancio dell’immagine della banca.

Nell’estate 2006 Corrado Passera è tra gli artefici del processo che porterà a una delle più grandi operazioni di consolidamento nel settore bancario italiano, la fusione tra Banca IntesaSanpaolo IMI dando vita a Intesa Sanpaolo, diventandone consigliere delegato e Chief Executive Officer fino al 2011.


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In questi anni rafforza ulteriormente l’impegno nella Corporate Social Responsibility costituendo nel 2007 Banca Prossima, banca del Terzo Settore totalmente dedicata all’impresa sociale che rappresenta uno dei migliori modelli al mondo nel suo settore.

Nel 2008 è advisor dell’operazione di salvataggio Alitalia che rafforza il monopolio nel trasporto aereo su molte tratte nazionali. Nello stesso anno fa parte della cordata di imprenditori soci di Cai, presieduta da Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, che si uniscono per l’acquisto dell’Alitalia, a seguito della rottura del patto che avrebbe dovuto legare la compagnia alle sorti di Air France.


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Nel 2010 ha costituito Encyclomedia Publishers, un progetto editoriale con Umberto Eco per la produzione della prima Storia della Civiltà Europea di alta qualità, ideata per i nuovi media digitali, con fini sia didattici che di aggiornamento culturale diffuso. Il progetto è stato presentato anche all’ONU e si è completato per la parte contenutistica nell’inverno 2015.

La nascita di Illimity Bank

Dal 1º febbraio 2018 la società appena costituita da Passera con Andrea Clamer di nome “Spaxs”, è quotata nell’indice FTSE AIM Italia (il mercato dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita) di Borsa Italiana. Si tratta di una Spac (Special Purpose Acquisition Company) finalizzata sul settore finanziario. Durante il collocamento Spaxs ha raccolto 600 milioni di euro (il 36% in mano a investitori italiani, il 64% a investitori esteri). Nel settembre 2018, Spaxs rileva per 55,6 milioni di euro il 99,2% di Banca Interprovinciale, una piccola banca modenese (60 milioni di patrimonio) fondata nel 2009 da Umberto Palmieri e partecipata da un centinaio di imprenditori locali.


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L’idea di Passera è di fondere Banca Interprovinciale con Spaxs e creare una banca fortemente innovativa dedicata alle medie e piccole imprese con potenziale, ma in difficoltà o comunque non ancora in grado di finanziare adeguatamente il loro sviluppo.

Il nome della nuova banca digitale è annunciato nell’agosto 2018: Illimity Bank che nascerà qualche mese più tardi.


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Il 5 marzo 2019 Illimity Bank si sposta dal mercato AIM all’MTA, il listino principale della Borsa Italiana dove è presente nell’indice FTSE Italia Mid Cap.

Ministro nel Governo Monti

16 novembre 2011 – Corrado Passera presta giuramento da Ministro per lo Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti del Governo Monti al Quirinale davanti al Presidente della repubblica Giorgio Napolitano.


16 novembre 2011 – Corrado Passera presta giuramento da Ministro per lo Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti del Governo Monti al Quirinale davanti al Presidente della repubblica Giorgio Napolitano.

Il 16 novembre 2011 viene nominato Ministro dello sviluppo economico e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del governo Monti. Lo stesso giorno, immediatamente dopo la cerimonia di giuramento, una nota di Intesa Sanpaolo informa che Corrado Passera ha lasciato il Gruppo. Il ministro Passera, in un intervento pubblicato sul Corriere della Sera, afferma di aver venduto tutte le sue azioni Intesa Sanpaolo “pur non avendo alcun obbligo di farlo”.

Nel governo tecnico si concentra su diverse politiche economiche:

  • la nuova Strategia Energetica Nazionale
  • lo sblocco e il finanziamento di circa 50 miliardi di cantieri infrastrutturali
  • l’avvio del pagamento sistematico dei debiti commerciali scaduti della PA
  • il riordino degli incentivi
  • la nuova normativa sulle Startup innovative
  • la liberalizzazione del mercato del gas, del commercio e del credito (minibond)
  • la maggiore concorrenza nel mercato assicurativo.

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Il 7 gennaio 2013 Passera dichiara di non volersi candidare alle elezioni politiche perché deluso sia dall’agenda programmatica sia dalla composizione della coalizione Con Monti per l’Italia con Casini e Fini. Resta ministro fino al 28 aprile 2013, quando termina la legislatura.

Italia Unica

Dedica l’anno sabbatico previsto dalla normativa alla creazione di Italia Unica, un think tank di esperti in tutti i principali settori della vita economica e sociale. L’obiettivo è lo sviluppo di un grande progetto di rilancio del Paese che viene sintetizzato nel suo libro “Io siamo” (edito da Rizzoli).


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Il 23 febbraio 2014 lancia il movimento Italia Unica, con la presentazione di un piano di oltre 400 miliardi che secondo lui avrebbe dovuto “rimettere in moto l’economia del Paese“.

Il 14 giugno seguente Passera lancia ufficialmente il “cantiere” e il 31 gennaio 2015 si svolge a Roma l’assemblea fondativa vera e propria di Italia Unica.


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Il 6 giugno 2015 dichiara la sua intenzione di candidarsi a sindaco di Milano in vista delle elezioni del 2016, con l’obiettivo di mettere la sua città in condizione di competere con le metropoli europee più dinamiche. Il 9 aprile 2016 rinuncia a presentarsi come candidato sindaco, annunciando il suo appoggio in favore di Stefano Parisi.

Il 30 settembre 2016 l’Assemblea Nazionale di Italia Unica delibera lo scioglimento del partito, invitando gli iscritti a “continuare nell’impegno per un Paese migliore”.


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Nel 2016 ha pubblicato il suo secondo libro “Ricomincio da cinque” (anch’esso edito da Rizzoli), che riassume molte delle tappe della sua vita professionale e personale.

Procedimenti giudiziari

Nel giugno 2012 Passera viene iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Biella. I reati imputatigli sono di natura finanziaria e risalgono al 2006. Il 17 ottobre 2013 il Tribunale di Biella archivia l’inchiesta. Il provvedimento stabilisce che la notizia del reato è “del tutto infondata.


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Nel gennaio 2014 viene iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Trani per truffa pluriaggravata per fatti avvenuti tra il 2004 e il 2008 su una serie di strumenti finanziari collocati sul mercato da Banca Intesa, di cui all’epoca era l’amministratore delegato. Il 21 novembre 2017 viene “assolto per non aver commesso il fatto”.

Il 25 settembre 2014 viene iscritto nel registro degli indagati insieme con componenti della famiglia De Benedetti, per le morti d’amianto della Olivetti di cui è stato consigliere di amministrazione dal 1990 al 1996 e amministratore delegato dal 1992 al 1996. Il 5 ottobre 2015 viene rinviato a giudizio insieme con altre 16 persone tra cui Carlo De Benedetti e Roberto Colaninno; il processo avrà inizio il 23 novembre. Il 18 luglio 2016 viene condannato in primo grado a un anno e undici mesi. Il 18 aprile 2018 la corte d’appello di Torino ha ribaltato la sentenza e “assolto perché il fatto non sussiste”, annullando le condanne inflitte in primo grado.

Vita privata

Corrado Passera si è sposato in seconde nozze con la donna che è con lui dal 2008, Giovanna Salza, oggi quarantenne. Passera ha quattro figli: due nati dal primo matrimonio con Cecilia Canepa e Giovanni e Luca nati dal secondo. L’incontro tra Corrado Passera e Giovanna avviene per la prima volta nell’ufficio postale all’interno del museo degli Uffizi.


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Salza lavorava da pochi giorni come addetta all’ufficio stampa delle Poste. I due si sono poi rivisti parecchi anni dopo, quando lei lavorava per Air One e lui era entrato nella cordata di Banca Intesa.

 

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