Cronaca

Covid in Campania: cosa cambia per bar e ristoranti

Cosa cambia per bar e ristoranti con la nuova ordinanza della Campania? Nella giornata di oggi, martedì 29 settembre, il governatore Vincenzo De Luca ha firmato l’ordinanza numero 75 che contiene ulteriori misure di prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19. Si tratta di un provvedimento mirato alla movida e che punta a contenere la nuova ondata di contagi.

Nuova ordinanza Campania, cosa cambia per bar e ristoranti

L’allegato 2 all’ordinanza numero 75 contiene tutte le regole da rispettare per bar e ristoranti. Il documento redatto dall’Unità di Crisi Regionale prevede le seguenti misure:

  • Ribadendo la posizione della Regione Campania riportata nel documento ufficiale “Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive”, in conseguenza del nuovo coronavirus SARS-CoV-2, di cui alla nota della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome prot. 3882/COV19 del 15 maggio 2020, si precisa che le misure da garantire, in relazione alle distanze che dovranno essere assicurate nei locali, sono:
    – 1 Mt – distanziamento tra le persone (schiena – schiena);
    – 1 Mt – tra i tavoli;
    – Ai Tavoli non potranno essere sedute più di 6 persone.

Tali distanze dovranno essere indicate a terra con apposita segnaletica orizzontale. Qualora il rispetto di tali distanze non sia possibile, sarà necessario utilizzare idonee barriere di protezione come pannelli di dimensione minima in altezza di 1.60m realizzati in sicurezza con materiali sanificabili, iginizzabili e non porosi.

Si allegano alla presente schemi esemplificativi per rendere più chiare le indicazioni che si adatteranno alla specifica conformazione del locale. Al fine di evitare assembramenti è obbligatorio applicare le seguenti indicazioni:

  • non è consentito consumare alimenti in piedi.
  • ove possibile è consigliabile l’allestimento di zone di somministrazione all’estern nelle aree di pertinenza del locale
  • favorire l’utilizzo di tovaglie monouso o sostituirle per ogni cliente.
  • evitare la somministrazione di aperitivi con piatti condivisi, privilegiando le
    monoporzioni.
  • vanno eliminati modalità di servizio a buffet o similari.
  • applicare preferibilmente la modalità di prenotazione telefonica e/o digitale e mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni.
  • non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a
    sedere.
  • negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.
  • la consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
  • separare gli accessi di entrata e di uscita (laddove non fosse possibile sarà necessario prevedere il presidio dell’entrata al fine di monitorare gli ingressi e evitare assembramenti).
  • nei pressi dell’ingresso posizionare dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani dei clienti (preferire dispenser automatici a quelli manuali).
  • è preferibile non mettere a disposizione l’utilizzo del guardaroba se non si possono distanziare i soprabiti.
  • adottare menù digitali oppure altri meccanismi informatici da inviare anche sui dispositivi dei clienti. Nel caso di utilizzo di menù tradizionali questi dovranno necessariamente essere plastificati e igienizzati dopo ogni utilizzo.È opportuno utilizzare format di presentazione del menù alternativi rispetto ai tradizionali (ad esempio menù scritti su
    lavagne, consultabili via app e siti, menù del giorno stampati su fogli monouso).
  • si consiglia la predisposizione di barriere fisiche (es. barriere in plexiglas) in prossimità dei registratori di cassa oppure posizionare la cassa ad una distanza di sicurezza dall’utente oppure favorire sistemi digitali di pagamento direttamente dal tavolo (logicamente il pos va sanificato ad ogni utilizzo).
  • dovranno essere privilegiati condimenti in contenitori monouso o laddove non fosse possibile sanificare i contenitori ad ogni utilizzo.
  • al di fuori dei locali igienici dovranno essere previsti gel sanificanti. I locali igienici dovranno essere sanificati all’inizio di ogni turno di apertura al pubblico e almeno due volte durante l’orario di apertura.
  • l’ingresso ai locali sarà regolamentato da personale addetto che contingenterà l’accesso evitando assembramenti interni e in corrispondenza dell’ingresso verificando che i clienti indossino le mascherine.
  • dovrà essere identificato almeno un soggetto per tavolo o per gruppo di avventori attraverso la rilevazione e conservazione dei dati di idoneo documento di identità;
  • dovrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
  • il cliente potrà togliere la mascherina solo quando seduto al tavolo. In qualunuqe altra condizione di presenza nel locale dovrà indossare la mascherina.

Bar e attività con servizio a banco e al tavolo

È necessario adottare adeguate soluzioni organizzative per evitare assembramenti di clienti all’ingresso dell’esercizio. È opportuno seguire le indicazioni di seguito richiamate:

  • gli ingressi dovranno essere contingentati in base alle dimensioni dei locali, e in particolare va rispettato un distanziamento fra i clienti di 1 metro per ogni metro lineare di bancone oppure prevedere adeguate barriere di separazione per diminuire la distanza. Sarà necessario disporre opportuna segnaletica orizzontale a terra che indichi il rispetto delle distanze minime indicate.
  • ove possibile è consigliabile l’allestimento di zone di somministrazione all’esterno nelle aree di pertinenza del locale;
  • evitare la somministrazione di aperitivi con piatti condivisi e prediligere le monoporzioni;
  • negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
  • Le distanze che dovranno essere assicurate sono:
    1 Mt – distanziamento tra le persone (schiena – schiena);
    1 Mt – tra i tavoli;
  • Ai Tavoli non potranno essere sedute più di 6 persone.
  • Tali distanze dovranno essere indicate a terra con apposito segnaletica orizzontale. Qualora il rispetto di tali distanze non sia possibile, sarà necessario utilizzare idonee barriere di protezione come pannelli di dimensione minima in altezza di 1.60m realizzati in sicurezza con materiali sanificabili, igienizzabili e non porosi. Si allegano alla presente schemi esemplificativi per rendere piu chiare le indicazioni che si adatteranno alla specifica conformazione del locale.
  • nei pressi dell’ingresso posizionare dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani dei clienti (preferire dispenser automatici a quelli manuali);
  • davanti al banco e alla cassa deve essere posizionata idonea segnaletica orizzontale riportante le indicazioni riguardanti il distanziamento interpersonale con adesivi o sistemi similari;
  • sul banco è bene favorire la messa a disposizione di prodotti monouso;
  • si consiglia la predisposizione di barriere fisiche (es. barriere in plexiglas) nelle zone dove vi è una maggiore interazione con il pubblico (es. in prossimità dei registratori di cassa);
  • preferire e incentivare sistemi digitali di pagamento;
  • incentivare l’uso del take away e del delivery.

Il cliente potrà togliere la mascherina solo al momento del consumo. In qualunque altra condizione di presenza nel locale dovrà indossare la mascherina. In ogni caso, qualora nei bar sia previsto il servizio ristorazione valgono le indicazioni generali del paragrafo 2.


Il protocollo per bar e ristoranti


 

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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