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Cosa si può fare senza green pass? Le risposte alle domande più frequenti

Tutto quello che c'è da sapere sul green pass

Cosa si può fare senza green pass? È la domanda che in molti si stanno ponendo nelle ultime ore. Ieri, 22 luglio, il presidente Mario Draghi ed il ministro della Salute Roberto Speranza, hanno presentato il nuovo decreto Covid che prevede l’obbligo della certificazione verde dal 5 agosto. Ma dove serve e dove non occorre?

Non bisogna esibire nessun documento in negozi, farmacie, supermercati ma anche nei bar e ristoranti all’aperto, dove si potrà pranzare o cenare liberamente, rispettando comunque il metro di distanziamento a tavola. Vediamo insieme di rispondere alle domande e problemi più frequenti.


Green pass, tutto quello che c’è da sapere: come scaricarlo e chi può richiederlo


Cosa si può fare senza green pass: dove non serve la certificazione

È stato varato il 22 luglio, il nuovo decreto che ha introdotto il Green pass per svolgere attività di natura sociale e viaggiare. Il piano del governo è stato chiaro: green pass obbligatorio dal 5 agosto con una dose di vaccino per tutti i luoghi al chiuso, compresi i ristoranti, doppia dose ovunque ci sia il rischio di assembramenti. Lo stato d’emergenza per il Covid sarà prorogato fino al 31 dicembre 2021. Di seguito, l’elenco delle attività in cui non è obbligatorio:

  • Alberghi
  •  Negozi
  • Centri commerciali
  • Parrucchieri, estetisti e barbieri
  •  Lidi e stabilimenti balneari
  •  Fabbriche
  •  Uffici pubblici
  •  Uffici privati
  •  Aerei
  • Treni
  •  Tram
  •  Metropolitane
  •  Autobus
  •  Traghetti
  • Aliscafi
  • Consumazione al bancone dei bar
  • Ristoranti, pizzerie, pub all’aperto
  • Chiese e luoghi di culto
  •  E neanche per le discoteche, che rimangono chiuse.

LEGGI ANCHE: DOVE SERVE E DOVE NO IL GREEN PASS


Tamponi gratis: chi può richiederli

Il Governo sta inoltre valutando tamponi gratis per i giovani, le donne in gravidanza e tutte le persone per cui il medico sconsiglia la vaccinazione.

Zona gialla, arancione e rossa: i nuovi limiti

Se le regioni dovranno cambiare colore, adesso lo stabiliranno dei parametri diversi, come già caldeggiato dalle Regioni nelle scorse settimane: il limite tra zona bianca e gialla sarà stabilito dalla percentuale di occupazione dei posti letto disponibili. L’indicazione della cabina di regia è fissare il limite al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti ordinari.

Per passare in zona arancione invece le soglie sono fissate al 20% dei posti disponibili nelle terapie intensive e al 30% per tutti gli altri ricoveri. I limiti per l’ingresso in zona rossa sono con le terapie intensive piene più del 30% e con gli altri reparti al 40%.


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