Curiosità

In Costiera Amalfitana come a Las Vegas

La Costiera Amalfitana diventerebbe una sorta di Las Vegas italiana se fosse consentita l'apertura delle sale da gioco anche all'interno degli hotel di lusso

Maiori, Positano, Sorrento, Amalfi, sono tutte località rinomate non solo per le bellezze naturali della costa ma anche per essere il centro della dolce vita campana. Questi luoghi attirano ogni anno migliaia di visitatori tanto che ormai da anni si pensa che la ciliegina sulla torta per favorire ulteriormente lo sviluppo del turismo potrebbe essere la presenza di un casinò proprio in Costiera. In Campania, come in tutte le regioni italiane, pullulano le sale da gioco clandestine in cui i giocatori non sono tutelati e garantiti, di conseguenza l’apertura di un casinò legalmente autorizzato potrebbe contribuire ad arginare e a combattere questa piaga sociale. In una terra con una disoccupazione dilagante, l’apertura di un casinò sarebbe provvidenziale perchè l’indotto del turismo del gioco servirebbe a creare nuovi posti di lavoro. La Costiera Amalfitana diventerebbe una sorta di Las Vegas italiana soprattutto se fosse consentita l’apertura delle sale da gioco anche all’interno degli hotel di lusso.

In passato la questione è stata tante volte oggetto di confronto fra le forze politiche locali che si trovavano compatte nel fare pressione sul governo nazionale per l’apertura di un casinò a Capri, a Sorrento oppure ad Ischia, tutti luoghi conosciuti e frequentati dal jet-set locale e internazionale. Purtroppo ogni volta che questi progetti approdavano negli alti palazzi romani, sede della politica, venivano puntualmente bocciati in quanto il turismo della costiera deve continuare a rimanere ancorato al mare, alle terme, alla gastronomia e alle bellezze paesaggistiche. Secondo le statistiche annuali in Campania si spendono cifre non indifferenti per il gioco, diventato ormai un’usanza radicata, un modo di vivere degli abitanti di questa terra che con la dea bendata hanno un rapporto lungo ben due secoli! Infatti non bisogna dimenticare che la tombola è nata a Napoli così come il Lotto, il gioco basato sull’estrazione dei numeri che ha come simbolo la famosa smorfia napoletana, il libro magico che i campani consultano ogni volta che accade qualcosa di particolare. Il periodo del lockdown ha fatto scoprire canali alternativi per tentare la fortuna come i portali del gioco online a cui si accede dal display del cellulare. Il sito più visitato è stato quello di Eurojackpot, la lotteria europea che ogni settimana mette in palio un jackpot minimo di 10 milioni di euro. Sul sito si possono consultare i dati relativi agli ultimi numeri estratti per poi provare a formulare dei pronostici sulle prossime estrazioni.

Il turismo della Campania è legato anche alla forte presenza su tutto il territorio di santuari e itinerari religiosi che, naturalmente, sono in netta contrapposizione con il vizio; forse è proprio per questo motivo che il progetto di apertura di un casinò in regione viene fortemente osteggiato da Roma. A pensarci bene, in effetti, sarebbe una forzatura pensare che a pochi chilometri dal santuario mariano di Pompei potrebbe sorgere un tempio del gioco. Ancora una volta tornano a sfidarsi il sacro e il profano, il diavolo e l’acqua santa, torna l’eterno dilemma tra vizio e virtù che non lascia adito a dubbi: il progetto dell’apertura di una sala da gioco è destinato a rimanere ancora a lungo nel cassetto.

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