Cronaca

Tamponi rapidi fai da te: i consigli per l’auto-test a casa e gli errori da evitare (per non falsare il risultato)

Come fare il tampone rapido a casa e non fare errori. Il costo è inferiore a quello di un tampone rapido fatto in laboratorio

Come fare il tampone rapido casa capire se non ci sono errori? I tamponi rapidi antigenici fai da te permettono di autodiagnosticare l’infezione da Covid-19. Il principio scientifico su cui si basano è lo stesso del test rapido professionale, ma il prelievo è un po’ più semplice perché basta inserire il tampone nel naso senza spingerlo nella cavità rinofaringea.

Attenzione: il risultato è affidabile solo se si ha già qualche sintomo. Il costo varia da meno di 6 a 15 euro circa e si compra in farmacia, al supermercato e online. Di seguito la guida al corretto utilizzo a cura di Altroconsumo.

Covid, come fare il tampone rapido casa e non fare errori

Sono sul mercato italiano ormai da qualche mese e ce ne sono di vari produttori. Parliamo dei tamponi rapidi antigenici fai da te che permettono di autodiagnosticare l’infezione da Covid-19 semplicemente acquistandolo in farmacia, online o nei supermercati e facendolo in tranquillità a casa propria. Noi abbiamo avuto modo di provare il primo modello autorizzato dal ministero della Salute: si chiama Boson Test antigenico rapido contro Sars-Cov-2 ed è prodotto dalla Xiamen Boson Biotech Co., Ltd, produttore di altri test antigenici per professionisti e di test sierologici in commercio in Italia.

Il costo è inferiore a quello di un tampone rapido fatto in laboratorio: si va da poco meno di 6 euro (al supermercato) a circa 15 euro (in farmacia). È affidabile? Se usato correttamente sì, anche se non mancano gli aspetti critici, tra cui il principale è il rischio di perdere il tracciamento dei malati o di utilizzarlo come un “lasciapassare” per feste e incontri anche quando non si hanno sintomi e per abbassare la guardia sulle regole di distanziamento. Tuttavia questo test e gli altri simili sul mercato sono, come dicono le autorità sanitarie, strumenti utili per raggiungere in maniera precoce e capillare un maggior numero di persone a rischio.

Come funziona un tampone fai da te

Si tratta di una procedura piuttosto semplice: occorre infilare l’apposito bastoncino sterilizzato nel naso, prelevare una certa quantità di secrezioni, mescolarle a un reagente che viene fornito e depositarne poche gocce di  in un apposito pozzetto per scoprire l’esito. Occorre poi attendere un quarto d’ora per leggere il risultato, che è di tipo qualitativo (cioè indica solo la presenza o l’assenza del virus). Visivamente è simile a un test di gravidanza: due linee indicano che è positivo, una, quella di controllo, che è negativo.

Le istruzioni fornite sono in diverse lingue, compreso l’italiano, e sono piuttosto complete. Inoltre, uno studio svolto dal produttore che ha coinvolto 111 partecipanti ha dimostrato che il 99% degli utilizzatori non professionali ha eseguito con successo il test in autonomia e circa il 98% ha interpretato correttamente i risultati del test.

Lo studio fornito dal produttore che ha confrontato i risultati di questo test fai da te con quelli di un molecolare in 156 campioni prelevati dal naso di persone con sospetto Covid-19, entro sette giorni dall’esordio dei sintomi, ha dimostrato che il tampone casalingo ha diagnosticato correttamente un’infezione da coronavirus nel 96,77% dei casi (sensibilità) e ha restituito correttamente un risultato negativo il 99% delle volte (specificità). In totale, ha restituito risultati veri nel 98,72% dei casi.

Se utilizzato all’esordio dei sintomi la sua affidabilità quindi è da considerarsi  buona. Bisogna ricordare, tuttavia, che il rischio di errore di questo test, così come di qualunque altro test antigenico, varia a seconda della circolazione del virus: per esempio, quando calano i contagi, un risultato negativo sarà molto più affidabile di uno positivo e viceversa.

Per quanto riguarda l’uso di questo test nelle persone che non presentano alcun sintomo, non conosciamo la sua affidabilità. Del resto il produttore indica chiaramente nelle istruzioni d’uso che questo test è rivolto alle persone che sospettano di avere il Covid agli esordi dei sintomi, cosa che viene confermata anche dalla letteratura sull’affidabilità di tutti i test antigenici che risultano più accurati nel rilevare l’infezione nei pazienti con sintomi. Per questo motivo, questo test, come altri, non deve essere usato impropriamente. In pratica non va pensato come un “lasciapassare” per incontrare gli amici senza rispettare le regole del distanziamento e della mascherina.

Pro e contro

Secondo le autorità sanitarie che lo hanno autorizzato un test che si effettua a casa, ampiamente disponibile, rapido, accurato ed economico, può ridurre la trasmissione del virus e aiutare a identificare in tempo i focolai emergenti. Inoltre, la periodicità più frequente con cui si può fare questa analisi consente di intercettare la persona al momento in cui, nella storia naturale della malattia, presenta una carica virale più elevata.

Tanti però sono anche gli svantaggi, che derivano principalmente dal fatto che spetta ai singoli cittadini, non esperti, non solo la sua esecuzione ma anche l’interpretazione del risultato e la sua gestione in caso di positività.

Per quanto riguarda l’Italia questo test fai da te è entrato sul mercato senza che ci sia stata una chiara campagna di informazione dei cittadini su come utilizzarlo, sui limiti di affidabilità, né indicazioni su come bisogna comportarsi una volta ottenuto il risultato. Contrariamente ai test antigenici eseguiti in farmacia, negli ambulatori o nei laboratori per cui è stabilito che l’esito dei test sia trasmesso al sistema di sorveglianza nazionale, per quelli fai da te mancano indicazioni. Oggi i cittadini che acquistano il test non sanno a chi e come trasmettere l’esito, con il rischio che questi risultati vadano persi. Inoltre, esiste il rischio che senza un quadro preciso l’autodenuncia dei risultati porti a una sotto-segnalazione dei casi positivi, da parte di coloro che per esempio non vogliono sottoporsi a quarantena o da parte di chi per pigrizia si dimentica di farlo.

Come interpretare il risultato e cosa fare

Come per tutti i test antigenici, se il risultato è negativo significa che probabilmente non hai il Covid-19, se è positivo, invece, significa che sei stato contagiato. Tuttavia, nessun test è perfetto: c’è sempre una possibilità che il test restituisca un risultato falso, o perché è stato eseguito male oppure perché la carica virale è troppo bassa per essere rilevata.

In pratica, il test può risultare negativo anche se si è stati contagiati. Per questo, i produttori dei test evidenziano che un risultato negativo del test non esclude la possibilità di un’infezione da Sars-Cov-2. Chi ha comunque il forte sospetto di essere stato contagiato dovrebbe eseguire comunque un test molecolare e mantenere le regole di distanziamento.  Anche un risultato positivo deve comunque essere confermato dal tampone molecolare. Nel frattempo, in attesa della conferma, è opportuno restare a casa e isolarsi dagli altri.

Una grande forbice di prezzo

Quando è entro sul mercato per la prima volta (maggio 2021) avevamo cercato questo test fai da te in 220 farmacie e 50 supermercati in 10 Regioni. Non era all’epoca ancora molto diffuso anche se in molti ci avevano confermato che sarebbe stato disponibile a breve. Tuttavia, una cosa è apparsa subito chiara: la differenza di prezzo tra i diversi punti vendita e tra farmacia e supermercato: tra 10 e 15 euro nelle farmacie e da un minimo di 5,99 euro (Carrefour) a un massimo di 7,99 euro (Esselunga) nella grande distribuzione.

Tra il 22 e il 23 dicembre 2021, durante la corsa al tampone prima delle festività natalizie e con lunghe code davanti alle farmacie, abbiamo provato a contattare 117 farmacie in 10 regioni e una ventina di supermercati chiedendo il prezzo e la disponibilità di questi tamponi. A distanza di 7 mesi il prezzo non è cambiato un granché (in farmacia in media 9,80 euro e nei supermercati tra i 4 e i 5 euro). Purtroppo però solo in un terzo delle farmacie li abbiamo trovati. La metà li aveva già esauriti (le altre non li vendono affatto). E al supermercato non è andata meglio: solo in 2 casi li abbiamo trovati, negli altri ci hanno detto di averli esauriti.

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