Cronaca

Covid, nuovo Dpcm, Conte: “Muoversi solo per motivi di lavoro o salute. Situazione preoccupante”

Covid, nuovo Dpcm, Conte: "Muoversi solo per motivi di lavoro o salute. Situazione preoccupante". Lo ha detto Conte nella conferenza stampa in cui illustra il nuovo Dpcm

“Muoversi solo per motivi di lavoro o salute. Situazione preoccupante”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa in cui illustra le nuove misure previste dal Dpcm per arginare il contagio da covid nel nostro Paese. Ecco cosa ha detto sugli spostamenti.

Nuovo Dpcm, ecco cosa ha detto Conte sugli spostamenti

“Abbiamo realizzato con l’ausilio degli esperti il nuovo Dpcm – ha detto il presidente del Consiglio -: l’analisi della curva epidemiologica segnala crescita rapida. La diffusione del contagio e lo stress sul sistema sanitario è preoccupante.

Soglia critica di Rt a 1,5. L’elevato numero di positivi ha sfiorato i 20mila. Ciò rende difficili le operazioni di tracciamento. Il nostro obiettivo è tenere sotto controllo la curva epidemiologica. Solo così riusciremo a gestire la pandemia e garantire cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare secondo lockdown generalizzato. Il paese non può più permetterselo.

Dobbiamo evitare di trovarci nella condizione di scegliere tra salute e l’economia. Ecco perché abbiamo introdotto misure più restrittive, che entreranno in vigore questa sera a mezzanotte. Bisogna muoversi solo per motivi di lavoro, salute e necessità e raccomandiamo di non ricevere a casa persone che non facciano parte del nucleo familiare.

Nel paese c’è stanchezza, rabbia, frustrazione, e crea diseguaglianze. Non mi piace fare promesse ma prendo impegno a nome del governo: sono pronti gli indennizzi per coloro che saranno penalizzati dalle nuove norme. Verrà cancellata seconda tassa Imu , confermata cassa integrazione e offriremo ulteriore mensilità del reddito d’urgenza. Speriamo di vivere il Natale con maggiore serenità e con il vaccino, da dare subito ai soggetti fragili e agli operatori socio-sanitari.

Ce l’abbiamo fatta ad aprile, un Paese che è grande una volta deve essere grande sempre. Stringiamo i denti ora per tornare a respirare a dicembre”.


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