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Covid, ora a preoccupare gli esperti รจ la variante sudafricana:”servono ulteriori studi”

Sono necessari ulteriori studi prima di formulare ipotesi sulla possibile che inefficacia degli attuali vaccini sulla variante sudafricana

C’รจ una nuova variante del Covid-19 a preoccupare gli esperti. Si tratta della mutazione 501.V2, meglio nota come variante sudafricana poichรฉ identificata nellโ€™area metropolitana di Nelson Mandela Bay, ma anche altri Paesi, tra cui Austria, Norvegia, Giappone eย Regno Unito.

Nell’ultimo caso sono state identificate due persone, una a Londra e lโ€™altra nel Nord-Ovest dellโ€™Inghilterra, positive alla nuova variante entrambe erano tra i contatti di persone che avevano viaggiato in Sud Africa.

Variante sudafricana del Covid preoccupa gli esperti: il vaccino sarร  efficace?

Rispetto alla variante inglese, per cui i ricercatori ritengono improbabile che metta a rischio lโ€™efficacia dei principali vaccini anti-Covid, secondo gli scienziati esiste la possibilitร  che la variante sudafricana possa in una certa misura non rispondere alla vaccinazione.

Oltre a ciรฒ, lโ€™Oms ha dichiarato che, sebbene si tratti di una variante distinta, studi preliminari indicano che la variante sudafricana รจ comunque associata a una carica virale piรน elevata, suggerendo un potenziale per una maggiore trasmissibilitร .

La mutazione E484K

Ad oggi non ci sono prove che i vaccini anti-Covid finora approvati non siano efficaci contro la variante sudafricana, tuttavia alcune mutazioni a livello della proteina Spike che il Coronavirus utilizza per legare le cellule umane (e contro cui sono diretti gli anticorpi indotti dalla vaccinazione) potrebbero permettere al virus di sfuggire alla riposta immunitaria.

โ€œLa variante sudafricana porta una mutazione nella proteina Spike chiamata E484K che non รจ presente nella variante inglese โ€“ ha spiegato il professor Francois Balloux dellโ€™University College di Londra in un intervento su Science Media Centre โ€“ . La mutazione E484K ha dimostrato di ridurre il riconoscimento degli anticorpi e, in quanto tale, aiuta il virus Sars-Cov-2 a bypassare la protezione immunitaria fornita da una precedente infezione o vaccinazioneโ€.

Le differenze con la variante inglese

Diversamente dalla variante inglese, con cui la versione sudafricana di Sars-Cov-2 condivide la mutazione N501Y, la variante sudafricana presenta una terzaย mutazione a livello del dominio della proteina Spike che lega il recettore cellulare ACE2, denominata K417N, che potrebbe ulteriormente interferire con lโ€™efficacia del vaccino.

โ€œQuesto non significa che i vaccini anti-Covid esistenti non funzioneranno affatto, ma solo che gli anticorpi indotti dagli attuali vaccini potrebbero non legarsi e neutralizzare la variante sudafricanaโ€ ha commentato dottor Julian W Tang, virologo clinico presso lโ€™Universitร  di Leicester โ€“ . Anche se la variante sudafricana diventasse la piรน diffusa e dominante, i vaccini a mRNA (Pfizer-BioNTech e Moderna) e quelli a base di adenovirus (Oxford-Astrazeneca e il russo Sputnik V) possono comunque essere modificati per essere piรน aderenti ed efficaci contro questa varianteโ€.

Necessari ulteriori studi

Nonostante le reali preoccupazioni, sono comunque necessari ulteriori studi โ€œprima di formulare qualsiasi ipotesi sulla possibilitร  che la variante sudafricana eluda la protezione fornita dagli attuali vaccini โ€“ ha concluso Balloux โ€“. รˆ una possibilitร  ma non possiamo prevedere se queste mutazioni saranno sufficientiโ€.


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Il sito del Ministero della Salute

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