Cronaca

Il tampone è positivo, ma dopo 21 giorni si è definiti guariti: ecco perché e chi può uscire dall’isolamento dopo 3 settimane

Covid, guariti dopo 21 giorni anche con tampone positivo: ecco perché è possibile uscire di casa dopo tre settimane di isolamento

Perché dopo 21 giorni di quarantena si è considerati guariti e si può uscire anche se si è ancora positivi al Covid? La risposta arriva dalla Fondazione Umberto Veronesi, attraverso Maria Chironna, responsabile del laboratorio di epidemiologia molecolare e sanità pubblica dell’azienda ospedaliero-universitaria di Bari e coordinatore della rete dei laboratori Sars-CoV-2 della Regione Puglia.

Covid, guariti dopo 21 giorni di quarantena anche se ancora positivi: ecco perché si può uscire

Nelle indicazioni diffuse dal ministero della Salute lo scorso 12 ottobre, si parla di casi positivi a lungo termine. Come tali, si considerano coloro che, pur non presentando più sintomi quali la febbre, la tosse, le difficoltà respiratorie, i dolori muscolari e la spossatezza, continuano a risultare positivi al test molecolare per Sars-CoV-2 anche 21 giorni dopo la comparsa dei sintomi. In questo caso, la persona che risulti asintomatica da almeno una settimana (fanno eccezione le alterazioni di gusto e olfatto, che possono registrarsi anche oltre la guarigione) potrà interrompere l’isolamento.


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A questa conclusione si è giunti dopo aver rilevato che la carica virale è molto alta subito prima e nei primi giorni successivi alla comparsa dei sintomi. Dopodiché, tende gradualmente a diminuire: fino a non essere quasi più rilevabile al giorno 21. Questo vale anche per chi è reduce da una forma di Covid-19 severa, che ha richiesto il ricovero in ospedale. D’altra parte, la decisione assunta dal ministero della Salute tiene conto dell’aggiornamento dei criteri per l’interruzione dell’isolamento dei pazienti con infezione da Sars-CoV-2 completato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il messaggio, risalente a giugno e tuttora valido, tiene conto soprattutto delle conclusioni di uno studio cinese pubblicato sulla rivista Nature Medicine ad aprile. Ma nei giorni scorsi un altro lavoro, apparso sulle colonne di The Lancet Microbe, ha confermato questi dati. E, di conseguenza, l’opportunità della scelta adottata.

Cosa dice il Ministero della Salute a riguardo

La nuova Circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020 aggiorna le indicazioni riguardo la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena, in considerazione dell’evoluzione della situazione epidemiologica, delle nuove evidenze scientifiche, delle indicazioni provenienti da alcuni organismi internazionali (OMS ed ECDC) e del parere formulato dal Comitato Tecnico Scientifico l’11 ottobre 2020.

La circolare chiarisce che:

  • l’isolamento dei casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.
  • La quarantena, invece, si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi.

Casi positivi asintomatici

Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test).


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Casi positivi sintomatici

Le persone sintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono avere prolungata persistenza nel tempo) accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).

Casi positivi a lungo termine

Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia 4 che possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato).


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Contatti stretti asintomatici

I contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare:

  • un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso

oppure

  • un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.

Nella circolare si raccomanda di:

  • eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze;
  • prevedere accessi al test differenziati per i bambini;
  • non prevedere quarantena né l’esecuzione di test diagnostici nei contatti stretti di contatti stretti di caso (ovvero non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità
  • promuovere l’uso della App Immuni per supportare le attività di contact tracing.

La circolare ridefinisce i criteri per porre fine all’isolamento/quarantena ed è applicabile dal momento in cui è stata pubblicata. Pertanto, tali criteri potranno essere applicati anche a chi era già in isolamento/quarantena al momento della loro emanazione.

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