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Covid Hotel, cosa sono e a cosa servono? La mappa regione per regione

Con l'aumento di casi di contagio da covid le regioni hanno chiesto agli hotel di mettere a disposizione camere. La mappa regione per regione

Con l’aumento di casi di contagio da covid ed il conseguente sovraffollamento degli ospedali, le regioni hanno chiesto agli hotel di mettere a disposizione camere e spazi per accogliere i malati di Coronavirus. Ecco cosa sono e a cosa servono: la mappa regione per regione.

Covid Hotel, cosa sono? La mappa regione per regione

In Piemonte

In Piemonte c’è solo un albergo a Torino che al momento è stato riconvertito in Covid hotel. Si tratta dell’Hotel Bologna di corso Vittorio Emanuele,  con 40 camere, con i servizi che sono gestiti interamente dall’Asl, a eccezione del check-in.

In Lombardia

In Lombardia, a Milano è l’hotel Astoria, tre stelle in viale Murillo, a ricevere il testimone dall’hotel Michelangelo, che fu il primo Covid hotel nel periodo clou dell’emergenza, e tra marzo e giugno ospitò 511 persone.

Sempre in Lombardia, altre 70 camere doppie e 17 appartamenti per piccoli nuclei familiari, sono stati messi a disposizione da una struttura che finalmente verrà utilizzata: è una Rsa nuova e mai partita, si chiama residenza Adriano e si trova all’estrema periferia a nordest di Milano.

A Bergamo

A Bergamo, dal 3 novembre è operativo l’Hotel Antico Borgo La Muratella di Cologno al Serio, con una disponibilità di 64 posti, dedicati all’accoglienza di persone positive al Covid che hanno bisogno di effettuare l’isolamento domiciliare al di fuori del proprio domicilio.

In Liguria

In Liguria la Regione sta predisponendo un piano da ulteriori 270 posti letto per gestire pazienti Covid di media e bassa intensità in strutture diverse da quelle ospedaliere. Tra queste c’è anche un albergo, situato in via Ponte Calvi a Genova, che sarebbe – al momento – l’unica struttura ricettiva in Liguria a convertirsi in “ricovero”. Il contratto prevederebbe 100 posti, aumentabili fino a 150.

In Fruli Venezia Giulia

In Friuli Venezia Giulia c’è un bando della Protezione civile per gli albergatori che vogliono aderire al servizio di ospitalità per quarantene. Le strutture ricettive devono avere determinati e precisi requisiti, primo fra tutti mettere a disposizione non meno di 20 stanze arredate in ogni particolare dalla Tv a internet.

Nelle Marche

Nelle Marche al momento sono 10 gli alberghi individuati per ospitare persone risultate positive al Covid-19 che necessitano di isolamento fiduciario e di sorveglianza sanitaria al di fuori del proprio contesto abitativo, per un totale di 104 posti letto.

Ci sono a disposizione altri 533 posti letto in tutte e cinque le province delle Marche: 1 albergo a Pesaro, 2 in provincia di Ancona, 3 nel Fermano, 1 nel Piceno. Le strutture alberghiere individuate finora sono aderenti a Confcommercio e Federalberghi Marche, sistema che si era già mosso in forza nel 2016 per gestire l’emergenza del post-terremoto.

Nel Lazio

Nel Lazio si trovano principalmente a Roma le strutture ricettive aperte per ospitare malati di Covid nella regione e nella provincia. Complessivamente, sono circa 800 i posti letto disponibili e ad oggi è occupato più o meno il 50%.

In Campania

Nella regione Campania, a Napoli, c’è l’Ospedale del mare, che ha a disposizione 84 stanze, tra singole e doppie, di cui 14 occupate. Nella Asl Napoli 2 Nord sono state bandite due gare per reperire strutture alberghiere da riconvertire, una per la terraferma e l’altra per le isole.

In Toscana

In Toscana le camere attualmente a disposizione dei pazienti sono quasi mille, disponibili in 31 hotel, e sono occupate per circa due terzi. Sono 18 gli hotel nel territorio della Asl centro, con 646 camere di cui 446 occupate; 10 gli alberghi nella Asl Nord Ovest, con 235 camere di cui 132 occupate; e tre gli hotel nella zona Sud Est, con 56 camere di cui 43 occupate.

In Umbria

Le disponibilità in Umbria già arrivate sono oltre 20 e al termine dei lavori di verifica potrebbero essere disponibili intorno a 400 posti letto. I primi alberghi che hanno dato disponibilità sono l’hotel Melody di Deruta, 52 stanze, e il Villa Muzi di Città di Castello, 23 stanze, che era già stato utilizzato durante la prima ondata. Tra gli hotel che si sono messi a disposizione ci sono il Decò e il Tevere di Perugia, l’El Patio a Corciano, il Cristallo ad Assisi, il Fonte Cesia a Todi.

In Abruzzo

In Puglia

In Puglia tre hotel in provincia di Bari sono stati destinati a ospitare pazienti positivi al Covid e personale sanitario. Le strutture sono state bloccate alle normali prenotazioni fino al 31 dicembre, ma la convenzione con la Protezione civile regionale potrebbe essere prorogata se l’andamento della pandemia lo rendesse necessario.

In Sicilia

In Sicilia sono 120 i pazienti attualmente ospitati al San Paolo Palace di Palermo, il grande hotel confiscato diversi anni fa alla mafia e ora in amministrazione giudiziaria, già utilizzato per l’emergenza Covid-19 a Palermo tra marzo e aprile scorsi. Su circa 240 camere, l’accordo con la Regione siciliana prevede l’impiego di 180 posti letto: fino a qualche giorno fa ben 150 erano occupati da soggetti positivi al virus ma asintomatici.

In Sardegna

In Sardegna, dei 14 alberghi di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano e dintorni che a ottobre hanno risposto a una manifestazione d’interesse dell’Ats, la commissione di valutazione tecnica dell’Ats ha dichiarato compatibili, inizialmente, una decina di strutture, inclusa una villetta privata.


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