Cronaca

Monitoraggio Iss, l’indice Rt scende a 0,91: sedici regioni sotto l’1

Vaccino: secondo un sondaggio sceglierebbe di vaccinarsi di certo il 63,2% degli italiani

Covid, l’indice Rt nel Paese sceso sotto 1 dopo settimane: è quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Iss, che attesta un calo dell’indicenza dei contagi nel Paese, anche se i decessi sono ancora molti, troppi.

Per quanto riguarda il vaccino, secondo un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24, lo farebbe immediatamente il 63,2% degli italiani, mentre il 19,2% risponde che ci dovrebbe pensare e un 15,9% è certo della volontà di non vaccinarsi, non sa o non risponde l’1,8%.

Covid, indice Rt a 0,91: si al vaccino per la maggioranza degli italiani

Secondo i dati riportati nell’ultimo monitoraggio dell’Iss l’indice Rt in Italia è sceso a 0,91, con valori sotto l’1 in sedici regioni. Le statistiche riportate fanno riferimento al periodo compreso tra l’11 e il 24 novembre 2020 ed evidenziano un sostanziale miglioramento della situazione rispetto al monitoraggio precedente, ma secondo gli esperti è ancora troppo prematuro parlare di un eventuale rilassamento delle restrizioni.

I dati

“L’impatto della epidemia sui servizi sanitari assistenziali rimane alto. Diciotto tra regioni e province autonome, il primo dicembre avevano superato almeno una soglia critica in area medica o Terapia intensiva. Il tasso di occupazione dei posti letto in Terapia Intensiva supera ancora la soglia critica di occupazione a livello nazionale. Dal 24 novembre al 1 dicembre risulta tuttavia in diminuzione sia il numero complessivo di ricoverati in terapia intensiva che quello dei ricoverati in area medica”, questo è quanto si legge nell’ultimo rapporto dell’Iss.

L’incidenza dei contagi

In calo anche l’incidenza dei contagi a livello nazionale, che dai 706.27 per 100mila abitanti nel periodo che va dal 9 all’11 novembre passa ai 590.65 casi per 100mila abitanti nel periodo dal 23 al 29 novembre. Migliora inoltre anche l’attività di tracciamento dei contagi sul territorio, infatti: “Si continua ad osservare una diminuzione nel numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (62.617 contro 77.541 della settimana precedente): questo dato, insieme all’aumento nella percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti (24,7% contro 17,1%) suggerisce un miglioramento dell’attività di tracciamento stessa“.

I dati delle singole regioni

Sempre nel documento sono stati inoltre illustrati i dati delle singole regioni, che registrano tutte una sostanziale discesa dell’indice Rt. In ordine alfabetico troviamo infatti Abruzzo 0,85, Basilicata 0,76, Calabria 1,06, Campania 0,74, Emilia-Romagna 0,99, Friuli-Venezia Giulia 0,92, Lazio 1,04, Liguria 0,68, Lombardia 0,93, Marche 0,74, Molise 1,38, Piemonte 0,72, Bolzano 0,8, Trento 0,83, Puglia 0,89, Sardegna 0,61, Sicilia 0,79, Toscana 1,01, Umbria 0,71, Valle d’Aosta 0,79, Veneto 1,13.

Il vaccino

Per quanto riguarda il vaccino, secondo un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24, lo farebbe immediatamente il 63,2% degli italiani, mentre il 19,2% risponde che ci dovrebbe pensare e un 15,9% è certo della volontà di non vaccinarsi, non sa o non risponde l’1,8%. Sono favorevoli al vaccino il 67,2% degli uomini del campione e il 59,6% delle donne. Per quanto riguarda le fasce di età si vaccinerebbe il 74,9% dei soggetti tra i 18 e i 34 anni, il 53,5% di quelli nella fascia 35-54 anni e il 63,3% degli ultra 55enni

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