Cronaca

Covid, Israele blocca le vaccinazioni: quasi esaurite le dosi disponibili

Il governo israeliano ha deciso di rallentare le somministrazioni del vaccino e di avviare un negoziato con Pfizer per acquistarne altre dosi

Dopo essere stato il Paese che ha somministrato più dosi del vaccino anti-Covid, in rapporto alla popolazione, Israele ha dovuto bloccare la campagna di vaccinazione. Le autorità sanitarie hanno deciso di rallentare le somministrazioni a causa della carenza di dosi del farmaco della Pfizer disponibili, un problema che potrebbe richiedere qualche settimana prima di essere risolto.

A renderlo noto questa mattina è stato il ministro della Salute Yuli Edelstein aggiungendo che 1.224.000 israeliani hanno ricevuto la prima dose, circa il 12% della popolazione del paese.

Covid nel mondo: Israele rallenta le vaccinazioni

Stando a quanto rendono noto i giornali israeliani il governo ha deciso di rallentare drasticamente le somministrazioni del vaccino e di avviare un negoziato con Pfizer per acquistarne prima possibile altre dosi: il successo – ampiamente pubblicizzato – della campagna vaccinale del paese avrebbe causato non pochi problemi al colosso farmaceutico, costretto a fare i conti con le “lamentele” di altri governi che avrebbero rivendicato per sé ulteriori dosi, mettendo fortemente sotto stress le linee produttive del siero anti-covid.

Come ha fatto Israele a vaccinare così tante persone?

Il successo dello Stato ebraico è frutto di diversi fattori, dall’elevato livello tecnologico che caratterizza il piccolo Paese di soli 9 milioni di abitanti, a un diffuso sistema sanitario di base con un’organizzazione digitalizzata, oltre a una campagna di vaccinazione gestita a livello centrale dal governo. A ciò, si è aggiunta la velocità con la quale le autorità hanno sottoscritto contratti con i colossi farmaceutici per la fornitura di sieri, insieme a una campagna contro la disinformazione dei no-vax.

Le vaccinazioni hanno proceduto spedite per circa 2 settimane nonostante il Paese stia affrontando un nuovo picco di contagi, che ha portato al terzo lockdown dalla primavera, e una situazione politica caotica, con la Knesset costretta allo scioglimento il 23 dicembre, la fine di fatto della coalizione di governo di Blu e Bianco-Likud e il Paese diretto verso le quarte elezioni in 2 anni, il prossimo 23 marzo.


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Il sito del Ministero della Salute

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