Cronaca

Covid, Iss: in terapia intensiva il tasso dei non vaccinati è 12 volte più alto

Impennata dei contagi tra i 6 e gli 11 anni. Efficacia del vaccino scende al 40% dopo sei mesi

Covid in Italia: negli ultimi 30 giorni il tasso di terapie intensive nei non vaccinati in Italia è a 6,7 per 100mila, mentre nei vaccinati da meno di sei mesi è a 0,54 per 100mila, ossia 12 volte più basso. Questo è quanto riportato nel report esteso sull’andamento epidemiologico che integra il monitoraggio settimanale dell’Iss.

Covid in Italia: il report esteso del monitoraggio dell’Iss

Nell’ultima settimana, scrive l’Istituto superiore di Sanità, si osserva un aumento dell’incidenza in tutte le fasce d’età e in particolare nella popolazione con meno di 12 anni. Proprio su questo range di età, “nel periodo 8-21 novembre 2021 sono stati segnalati 31.365 nuovi casi, di cui 153 ospedalizzati e 3 ricoverati in terapia intensiva“. Nella classe di età 6-11 anni “si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un’impennata nelle ultime due settimane“.

Boom di contagi sotto i 12 anni

Si evidenzia, inoltre, un aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia sotto i tre anni (poco sopra i 2 ricoveri per 100mila abitanti) nelle ultime settimane, mentre nelle altre fasce di età risulta stabile“. Nell’ultima settimana infine viene confermato l’andamento osservato nella precedente settimana, con il 27% dei casi diagnosticati nella popolazione di età scolare. Il 51% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d’età 6-11 anni, il 32% nella fascia 12-19 anni e solo il 11% e il 6% sono stati diagnosticati, rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni.

Vaccini, dopo 6 mesi la protezione cala al 40%

Nel documento si evidenzia che “dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, scende dal 72% al 40% l’efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid rispetto ai non vaccinati“, ma resta alta l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa. Per i vaccinati con ciclo completo da meno di 6 mesi è pari al 91% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’81% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati.


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