Cronaca

Covid Italia, Galli: “Immunità di gregge? Per ora solo scudo da morti e ricoveri”

Immunità di gregge traguardo raggiungibile a settembre? "Dipende da cosa si intende"

Immunità di gregge traguardo raggiungibile a settembre? “Dipende da cosa si intende. L’immunità di gregge” contro il coronavirus Sars-CoV-2 “non l’ha raggiunta nessuno” dice all’Adnkronos Salute è Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, docente all’università Statale del capoluogo lombardo.

Galli: “L’immunità di gregge contro il Covid non l’ha raggiunta nessuno”

Semplicemente perché, se si intende che non ci saranno più infezioni perché tutti sono immunizzati, non è così. Oggi stiamo aspirando a una protezione contro ospedale, rianimazione e cimitero. Questo è il discorso” sottolinea, commentando le prospettive aperte dalla vaccinazione di massa che sta andando avanti nel Paese e le mete che si stanno ponendo istituzioni e autorità sanitarie.

Raggiungere l’immunità di gregge, ammette l’infettivologo, “sarebbe cruciale perché permetterebbe di liberarci dal virus. Ma Sars-CoV-2 continua a mettere varianti e, finché non avremo un vaccino che ci consenta di combatterle in maniera più decisiva, non sarà possibile raggiungere l’obiettivo”.

Insomma, “l’immunità di gregge è un discorso più complicato” di quanto sembri, avverte Galli. “E bisogna fare attenzione” a darlo per scontato. “Faccio solo un esempio: nell’ottobre dell’anno scorso – ricorda – la città di Manaus in Brasile aveva il 76% della popolazione che si era infettata con Sars-CoV-2 e non c’è stata immunità di gregge. Purtroppo è invece emersa quella che tutti conosciamo come variante brasiliana. A buon intenditor, poche parole”, conclude l’esperto.


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