Cronaca

Covid, a Milano numero chiuso in Darsena e sui Navigli dopo il maxi assembramento

Transenne in strada, accessi laterali chiusi e senso unico pedonale nella zona dove, sabato sera, molti giovani si sono scatenati in un rave party

Covid, dopo il maxi assembramento di sabato sera in Darsena a Milano, nella zona scattano gli ingressi contingentati e il senso unico di circolazione per i pedoni.

Covid, a Milano numero chiuso in Darsena e sui Navigli

È la prima conseguenza dell’affollamento dovuto a una sorta di rave party nell’ultimo sabato in zona giallo del capoluogo lombardo. Sono state montate transenne e chiusi gli accessi laterali. Si stanno intanto analizzando le immagini dei rave per identificare e sanzionare i partecipanti al rave.

In Darsena si può quindi entrare solo passando da piazza XXIV Maggio, mentre si esce da piazzale Cantore. Durante il rave party si era anche scatenata una rissa tra alcuni giovanissimi, sedata velocemente dall’intervento dei carabinieri. Centinaia i giovani che hanno dato vita al party con musica ad altissimo volume e balli.

Lo sfogo del sindaco Sala

“Intorno ai Navigli e alla Darsena c’erano migliaia e migliaia di persone. Le forze dell’ordine, tra quelle coordinate dalla Questura e quelle del Comune, erano pari a circa 200 unità, il numero l’ho ricevuto dal Prefetto. E, che piaccia o no, di più non si poteva metterne, perché la città è grande e va gestita nella sua interezza”.

Così il sindaco di Milano Sala è intervenuto sulla sua pagina Facebook per commentare quanto accaduto alla Darsena dove si è tenuto un rave party con migliaia di persone.

Aggiunge Sala

“Questa è la realtà. Sarebbe stato meglio chiudere nel pomeriggio la Darsena? Ma secondo voi, chi stava in giro sarebbe stato a casa o sarebbe andato da qualche altra parte? – ha aggiunto -. Di fronte a questi dati di realtà, la maggior parte dei commenti sono sulla mancanza delle forze dell’ordine.

Io però sto dalla loro parte, dalla parte di uomini e donne che sono lì a lavorare e non dalla parte di chi non tiene un comportamento adeguato alla grave crisi sanitaria che stiamo attraversando”.

“Ma se viene meglio scrivere a lettere cubitali “DOVE ERANO POLIZIOTTI E VIGILI?” cosa volete che vi dica? Solo che continuerò a lavorare, a metterci la faccia. Con pazienza, dedizione e misura, come il mio ruolo richiede”, conclude Sala.


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