Cronaca

Covid, oggi quasi tutta Italia in zona arancione: le regole

Zona arancione da oggi per quasi tutta Italia e regole più soft per scuola, spostamenti e categorie di negozi

Zona arancione da oggi per quasi tutta Italia e regole più soft per scuola, spostamenti e categorie di negozi. Nella fascia rientrano in particolare Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Zona rossa solo per Campania, Puglia, Valle d’Aosta e Sardegna, un mese fa zona bianca e ora alle prese con i divieti più rigidi per arginare la diffusione del coronavirus.

L’Italia quasi tutta in zona arancione: le regole da seguire

Entrano in vigore le ordinanze varate dal ministro Roberto Speranza dopo i dati dell’ultimo monitoraggio. Per gran parte del paese -in assenza di zona gialla- ecco le misure più soft: sempre coprifuoco dalle 22 alle 5, ma scuola aperta anche a seconda terza media. Gli studenti delle superiori rientrano in presenza almeno al 50%.

Spostamenti

Il quadro può cambiare a livello locale per provvedimenti più restrittivi ad hoc. In generale in ogni caso nella zona arancione è consentito uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale, in non più di due persone (oltre a under 14 e persone disabili o non autosufficienti).

Bar

Sono sospese le attività di servizi di ristorazione all’interno dei locali (tra cui pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) l’asporto è consentito fino alle 18.

Parrucchieri ed estetisti

Esercizi commerciali tutti aperti in zona arancione con i consueti orari, compresi i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti ecc.). Restano invece chiusi in zona rossa. Nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Sport

Restano chiuse fino al 30 aprile palestre e piscine. In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E’ consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base. E’ interdetto l’uso di spogliatoi interni nei circoli. In zona rossa sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto.

Scuola

Da oggi in aula 6,5 milioni di studenti, il 77% degli 8,5 milioni di iscritti negli istituti statali e paritari, e cioè quasi otto su dieci. Quasi un milione in più rispetto alla settimana appena trascorsa, fa notare Tuttoscuola: ben 400mila solo in Lombardia. L’unica regione in controtendenza la Sardegna, da oggi in zona rossa, dove 63mila alunni di seconda e terza media e delle superiori lasceranno le aule e si collegheranno da casa. In tutto saranno quasi 2 milioni quelli ancora a casa in Dad.


 

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Il sito del Ministero della Salute

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