Cronaca

Covid, il piano delle riaperture: al ristorante (a maggio) solo se prenotati, a teatro con il tampone

Prende forma il piano che prevede le riaperture di ristoranti e bar, cinema e teatri e palestre: ecco tutti i dettagli

Prende forma il piano che prevede le riaperture di ristoranti e bar, cinema e teatri e palestre. L’appuntamento è fissato per venerdì 16 nella ormai consueta riunione della cabina di regia che valuta l’andamento del virus e stabilisce i colori delle regioni. Prima di quella data non è ancora in agenda una riunione del premier Draghi con i capidelegazione dei partiti.

Il piano delle riaperture: al ristorante (a maggio) solo se prenotati, a teatro con il tampone

Con l’ultimo giro di vite, che ha abolito la zona gialla sino al 30 aprile, l’indice di contagiosità è sceso dello 0,6% a settimana. Un trend positivo, ma servono ancora tre settimane per arrivare in zona sicura e “bruciare le tappe – come spiega in tv il ministro della Salute Roberto Speranza – significherebbe vanificare il lavoro fatto sinora”. Il governo procede, quindi, con la consueta cautela e non si azzardano date mentre il presidente del Consiglio continua il suo pressing telefonico sulle aziende farmaceutiche che dovrebbero consegnare i vaccini e su Bruxelles. In settimana sono previsti nuovi arrivi, ma alcune regioni, Lazio e Veneto soprattutto, hanno messo in moto una macchina che potrebbe lavorare ancora di più solo se ci fossero le dosi sufficienti.

Ira ristoranti

Le pressioni sono però tante. Provengono anche da forze della maggioranza ma soprattutto da coloro che sono stati più penalizzati dalla pandemia. I titolari di ristoranti, bar, cinema, teatri e palestre sono sul piede di guerra e chiedono un programma di riaperture. Il Comitato tecnico scientifico si riunirà oggi con il ministro della Cultura Dario Franceschini per valutare possibili protocolli che potrebbero permettere riaperture di cinema e teatri, ma in modalità diverse da quelle a suo tempo previste per chi era in zona gialla.

Valutazione la prossima settimana

Anche se il decreto scade il 30 aprile, una valutazione su possibili aperture verrà fatta probabilmente la prossima settimana sulla base dei dati che verranno forniti venerdì dalla cabina di regia. Per fine mese, o forse più facilmente per i primi di maggio, potrebbe essere concesso ai ristoranti e ai bar di aprire, magari anche la sera, ma solo su prenotazione e se il locale ha tavoli all’aperto.

Un ammorbidimento delle misure restrittive potrebbe esserci anche per cinema e teatri e per le arene dove potrebbe essere permesso di assistere a spettacoli a seguito di prenotazione, di tampone eseguito delle 48 ore precedenti o se si è stati già vaccinati con le due dosi. Per ogni teatro o cinema verrebbe anche fissata la capienza massima. Percorsi obbligatori e visite a tempo, invece, per i musei. Si lavora anche sugli stadi di calcio e di tennis. Anche in questo caso si lavora su percorsi di entrata e di uscita diversi e di una capienza che non superi il 30%.


Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio