Cronaca

Covid, cosa fare se c’è un positivo in famiglia? Le regole di convivenza, dall’igiene agli spazi comuni

Gli ultimi dati sull’andamento dell’epidemia di covid nel Paese mostrano come la maggior parte dei focolai si verifichi tra le mura domestiche: come comportarsi, dunque, se c’è un positivo in famiglia? Quali sono le regole da seguire per una convivenza in sicurezza? A spiegare come riuscire a vivere con un contagiato in casa è Carlo Signorelli, professore di Igiene e sanità pubblica all’Università di Parma e all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Covid, le regole per la convivenza con un positivo in famiglia

Non sono poche le famiglie in Italia che si ritrovano a fare conti con una persona positiva al covid, per molti l’isolamento è impossibile, ma anche tra le mura domestiche la convivenza è fattibile, applicando al proprio, personale universo casalingo, le regole che si dovrebbero seguire anche in altri luoghi: uso della mascherina, distanziamento e igiene.

I consigli

A fornire il vademecum sulla convivenza con il covid nella propria casa è Carlo Signorelli, professore di Igiene e sanità pubblica all’Università di Parma e all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

 In casa ci sono due grosse criticità: la cucina e il bagno. Un eventuale scambio di posate, bicchieri, spazzolino da denti è decisivo per la trasmissione del virus perché diversi studi hanno dimostrato che il covid resta per un po’ sulle superfici. Ecco perché è importante una accurata sanificazione degli oggetti di uso comune. Come? Per le stoviglie basta acqua calda e sapone, mentre le aree comuni vanno pulite con l’aggiunta di soluzioni disinfettanti.

Cosa devono fare i familiari?

Secondo le disposizioni del Ministero della Salute, è necessario che il familiare contagiato sia tenuto in una stanza a parte, e che preferibilmente abbia in uso anche con un bagno dedicato. Qualora non fosse possibile, la Asl, ha previsto delle strutture in cui accogliere queste persone.

Ricambio d’aria

“Nella stanza della persona infetta in teoria nemmeno è necessario perché non può reinfettarsi. Nel resto della casa, le finestre vanno aperte con buon senso. Inutile fornire numeri che magari in pieno inverno, con il freddo, sono difficili da seguire”, conclude Signorelli

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