Cronaca

Covid, quattro regioni a rischio zona arancione | La situazione

Sono quattro le regioni a rischio zona arancione. Ma quali sono? Ecco la situazione in Italia sul fronte del Covid

Sono quattro le regioni a rischio zona arancione. Ma quali sono? I nuovi dati del monitoraggio Iss sulla situazione Covid potrebbero determinare da lunedì il passaggio dalla zona gialla alla zona arancione di alcune Regioni. Sono quattro le Regioni che hanno già dati da zona arancione – Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia – e altre due (Liguria e Marche) e la provincia di Trento ad un solo punto percentuale dal superamento della soglia critica nelle terapie intensive e nei reparti ordinari. Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà oggi l’ordinanza.

Quali sono le regioni a rischio zona arancione?

Continua intanto il dibattito sul sistema dei colori, con le Regioni che chiedono di superare totalmente questo meccanismo o limitarsi al solo mantenimento della zona rossa. “Oggi con l’estensione del green pass sostanzialmente superiamo quella che era una divisione a colori che introduceva limitazioni generalizzate per tutti i cittadini. E’ iniziato questo percorso con le Regioni e confido che nelle prossime settimana si possa arrivare ad una condivisione. Ferma restando la zona rossa, per le altre zone, credo che il sistema del green pass sia più puntuale» ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ospite di ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1.

Green pass obbligatorio, il Dpcm

Intanto è slittata a oggi la firma del premier Mario Draghi al Dpcm con la lista dei negozi dove non sarà obbligatorio avere il green pass base dall’1 febbraio. Il governo chiude il Dpcm con l’elenco dei servizi e delle attività essenziali per accedere alle quali non servirà il certificato verde introducendo la possibilità che anche in questi contesti vengano effettuati dai titolari dei negozi controlli a campione, per evitare che la norma possa essere aggirata dai no vax.

Nella bozza del Dpcm che il presidente del Consiglio Mario Draghi firmerà nelle prossime ore si ribadisce che “nell’attuale contesto emergenziale» le uniche attività esentate possono essere “solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale”. Un elenco che non si discosta da quello circolato nei giorni scorsi e dal quale viene confermata l’esclusione delle tabaccherie: per comprare le sigarette servirà il green pass.

Scuola e quarantena

Prima che si aprano le votazioni per il nuovo presidente della Repubblica, il governo potrebbe rimettere mano anche alla questione delle quarantene a scuola. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha visto a palazzo Chigi il premier e sul tavolo, secondo quanto si apprende, ci sarebbe la revisione dei tempi della quarantena – sulla quale però la comunità scientifica non è d’accordo – e nuove disposizioni sui tamponi per gli studenti.

I provvedimenti, già discussi in queste ore dai tecnici e che potrebbero approdare al Cdm delle prossime ore, punterebbero a semplificare il sistema: tra le ipotesi al momento c’è una riduzione dei giorni di quarantena e dei tamponi ma solo in determinate condizioni e con una distinzione tra vaccinati e non. Si sta inoltre lavorando per trovare il modo di fornire le mascherine Ffp2 agli studenti di medie e superiori che si trovano in regime di autosorveglianza.


Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio