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Covid Usa, Biden: “200 milioni di dosi di vaccino nei miei primi 100 giorni”

Prima conferenza stampa ufficiale alla Casa Bianca: "Obiettivo ambizioso, ma possiamo farcela"

Duecento milioni di dosi di vaccino somministrate nei primi 100 giorni per combattere il Coronavirus negli Usa. È il nuovo obiettivo annunciato dal presidente Joe Biden, nella sua prima conferenza stampa ufficiale alla Casa Bianca.

Biden: “Duecento milioni di vaccinati in 100 giorni”

“È ambizioso, è il doppio del precedente obiettivo; nessun Paese ci si avvicina ma penso che possiamo farcela” ha detto, ricordando che il precedente obiettivo di 100 milioni di dosi è già stato raggiunto nel 58esimo giorno della sua amministrazione.

Fronte economico

Sul fronte economico, ci sono “ancora troppi americani senza lavoro” e “c’è ancora molto da fare” ma “gli aiuti ci sono e arriveranno” ha detto il presidente Usa, sottolineando i primi effetti del piano di aiuti all’economia da 1,9 trilioni di dollari, recentemente approvato dal Congresso. E ancora: i Repubblicani devono decidere se “lavorare con noi” o se continuare con la “politica delle divisioni”, ha detto Biden, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Questioni divisive

Questioni divisive come i cambiamenti climatici, l’immigrazione o il controllo delle armi, ha detto Biden, verranno affrontate “una alla volta” e “proveremo a farlo simultaneamente il più possibile”, ha spiegato il presidente Usa, rispondendo ad una domanda sullo scontro politico con i Repubblicani.

Penso che i miei colleghi repubblicani debbano determinare se vogliamo lavorare insieme o decidere che il modo in cui vogliono procedere è solo quello di dividere il Paese” ha detto ancora il presidente. “Non farà così. Andrò avanti e affronterò queste cose al momento”.

“Sono stato eletto per risolvere problemi, non per creare divisioni” ha ribadito il presidente americano, aggiungendo che “il problema più grave per gli americani è il Covid-19 e la crisi economica: è qui che ho concentrato tutta la mia attenzione”. E “altri problemi, come l’immigrazione e le armi, sono problemi a lungo termine e richiederanno tempo”.

Rescue Plan

Dall’approvazione del Rescue Plan, sono arrivati “segni di speranza”, ha affermato Biden, citando le molte previsioni economiche che indicano una crescita del pil, quest’anno, del sei per cento. “C’è ancora molto lavoro da fare, ma posso dire che l’aiuto c’è e la speranza è in arrivo” ha aggiunto.

Sono stati effettuati più di 100 milioni di versamenti di 1.400 dollari nei conti delle persone, “altri milioni avranno contributi molto presto”. Inoltre, “per la prima volta in un anno, il numero delle richieste per il sussidio di disoccupazione è sceso dal picco raggiunto prima della pandemia”.

Sul fronte dell’istruzione, la maggioranza delle scuole saranno “completamente aperte” in tempo per il 100esimo giorno dal suo insediamento alla Casa Bianca, ha assicurato Biden. Quasi la metà sono già riaperte ora.

Per quanto riguarda la crisi dei migranti al confine col Messico, si “risolve meglio” affrontando i problemi nei Paesi di origine. Su questo tema, ha promesso Biden, “la mia amministrazione farà molto”.

Sul completamento del ritiro delle forze americane dall’Afghanistan, non avverrà entro il termine fissato da Donald Trump del primo maggio: “E’ difficile” ha affermato il presidente americano, precisando che comunque “non rimarremo a lungo” e di “non vedere una situazione in cui saremo ancora presenti il prossimo anno”.

Inoltre, “quando lasceremo il Paese, lo faremo in modo sicuro e ordinato” ha aggiunto, precisando che sono in corso consultazioni con partner e alleati, in particolare con i Paesi che hanno forze dislocate in Afghanistan. “Ce ne andremo, in discussione è quando ce ne andremo. Non voglio rimanere a lungo”.


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