Cronaca

Cos’è e come funziona Sputnik? Ecco perché De Luca ha deciso di prenotarlo per la Campania

Vaccino Sputnik: cos'è, come funziona e perché la Campania lo acquista. De Luca punta sul vaccino russo per sconfiggere il Covid

Cos’è il vaccino Sputnikcome funziona perché la Campania ha deciso di acquistarlo? Si tratta di un vaccino sperimentale contro il SARS-CoV-2, l’agente virale che è causa della malattia infettiva nota come Covid, sviluppato in Russia presso il Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica N. F. Gamaleja sotto la guida del dottore in scienze biologiche e membro corrispondente dell’Accademia russa delle scienze Denis Jur’evič Logunov.

Collabora il Centro virologico dell’Istituto di ricerca di microbiologia del Ministero della difesa della Federazione Russa, sviluppatore in precedenza di vaccini contro l’Ebola e la MERS. Il vaccino è stato sviluppato da un’organizzazione governativa che ha lavorato su precedenti possibili candidati vaccini contro il Covid.


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Cos’è il vaccino Sputnikcome funziona

Non contiene l’agente patogeno, ma utilizza come vettore delle particelle di adenovirus umano (un vettore diverso per ognuna delle due dosi di somministrazione) ricombinante che contengono la proteina S, una proteina presente nell’involucro del Covid contro la quale vengono prodotti gli anticorpi.

Gli sviluppatori hanno ricevuto un trattamento favorevole dalle autorità governative russe, che hanno permesso loro di combinare la prima e la seconda fase degli studi e successivamente ricevere la registrazione del farmaco prima della fine della Fase III degli studi clinici (iniziata 26 agosto 2020 a Mosca).

L’efficacia del vaccino Sputnik

L’efficacia dichiarata, su più di 18mila volontari, risulterebbe superiore al 95%, anche se esperti indipendenti notano che non vi è evidenza dell’efficacia del vaccino fino alla fine della Fase III. Il Ministero della Salute della Federazione Russa ha emesso una registrazione temporanea per un vaccino fino al 1º gennaio 2021, provvedimento utilizzato per i farmaci importanti per la protezione della salute in caso di emergenza.

Dal 5 dicembre 2020 a Mosca e dal 10 dicembre in altre regioni della Russia è iniziata la campagna di vaccinazione gratuita: i primi ad essere vaccinati sono i gruppi a rischio che vanno dai 18 ai 60 anni, inclusi i lavoratori delle istituzioni mediche ed educative (medici, insegnanti) e gli assistenti sociali.


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Il 2 febbraio 2021 la rivista scientifica The Lancet ha pubblicato un articolo contenente i risultati della Fase II di sperimentazione del vaccino, da cui si evince un’efficacia del vaccino del 91,6%. Il 4 marzo 2021 l’Agenzia europea per i medicinali ha avviato la revisione dello Sputnik V per la sua distribuzione commerciale nell’Unione Europea. La domanda di approvazione è stata richiesta dalla filiale tedesca del gruppo farmaceutico russo R-Pharm. Kirill Aleksandrovič Dmitriev, amministratore delegato del Russian Direct Investment Fund, in un’intervista ha ammesso che la Russia sarebbe pronta a fornire 50 milioni di dosi a partire da giugno all’UE.

Perché la Campania acquista il vaccino Sputnik

La Regione Campania acquisterà il vaccino anti Covid russo Sputnik. Soresa, società della Regione Campania che svolge il ruolo di centrale degli acquisti dei prodotti destinati alle aziende del sistema sanitario regionale, ha affidato all’operatore economico Human Vaccine, rappresentato dal Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif), la fornitura del vaccino anti coronavirus.


Il video dell’annuncio di De Luca


La notizia è stata confermata dal governatore Vincenzo De Luca, il quale ha annunciato:Nei giorni scorsi, dopo settimane di trattative e di confronto, abbiamo stipulato un contratto di fornitura con l’azienda che produce il vaccino Sputnik. Ci stiamo muovendo un po’ sulla linea indicata da Draghi: se non abbiamo le risposte che ci servono da parte dell’Ue e da parte delle aziende attualmente contrattualizzate, andremo avanti anche da soli per la parte aggiuntiva che possiamo ottenere”.

Quando sarà pronto Sputnik

Nelle scorse ore è arrivata la previsione del premier Mario Draghi che frena gli entusiasmi intorno al siero russo: “Non si prevede che l’Ema si pronunci prima di tre, quattro mesi – dice Draghi – Non si prevede che il vaccino sia disponibile prima della seconda parte dell’anno”. E ancora: “Starei attento con questi contratti: c’è in gioco la vita della gente”.

Eppure De Luca ha battuto sul tasto della solidarietà nazionale: “Per l’acquisto dei vaccini Sputnik verranno investite risorse della Regione ma una volta coperte le esigenze dei nostri concittadini metteremo a disposizione dell’intero Paese la quantità dei vaccini che dovessimo ricevere dalla casa produttrice”. Non c’è tempo da perdere per il governatore: “Noi abbiamo un numero davanti all’Italia: 90 milioni di dosi se vogliamo vaccinare la popolazione vaccinabile. Ovviamente rispetto a questo numero siamo in forte ritardo – incalza De Luca -, sia noi che l’Europa che ha un conflitto aperto con le aziende produttrici di vaccini. L’unico numero da avere in testa è 90 milioni e se andiamo con i ritmi attuali ci mettiamo 3 anni per raggiungere in Italia l’immunità di gregge”.


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Il sito del Ministero della Salute

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