Cronaca

Covid in Veneto: altri 2.427 casi e 29 decessi in 24 ore. Il bollettino del 9 dicembre

"Sto valutando una nuova ordinanza per il Veneto per evitare gli assembramenti" ha annunciato il presidente Luca Zaia

Continua a salire, anche se in maniera stabile, la curva dei contagi in Veneto. Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 2.427 casi, che portano il totale a 173.371 casi da inizio pandemia. Lo comunica il bollettino giornaliero della Regione Veneto. Si registrano anche 29 morti, con totale a 4.403 vittime. negli ospedali vi sono 2.815 pazienti nei reparti ordinari (+36) e 346 (+1) nelle terapie intensive. Gli attualmente positivi sono 81.018.

Coronavirus in Veneto: Zaia “pronta una nuova ordinanza”

Sto valutando una nuova ordinanza per il Veneto che non prevede restrizioni per le attività commerciali ma servirà per evitare gli assembramenti“. Lo ha annunciato il governatore Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa ribadendo che “non è possibile vedere le immagini di questi giorni con assembramenti per gli acquisti di Natale“.

Perché ha spiegato il presidente del Veneto: “Siamo nella parte alta della curva, vediamo un trend di timida discesa in Veneto. E adesso speriamo che pian piano decresca. Ma c’è sempre il tema del distanziamento sociale che va privilegiato per non far circolare il virus“.

“Più positivi perché facciamo più tamponi”

In Veneto abbiamo più positivi perché facciamo più tamponi“, ha quindi ribadito il governatore, continuando: “Quando leggo titoli dei quotidiani nazionali che dicono che il Veneto è la regione con più positivi d’Italia, dico che non è vero: in Veneto sono più positivi, questo sì, – ha spiegato – ma perché li andiamo a cercare“.

E ancora per Zaia: “Non dico che il Veneto sia un’isola felice, ma i positivi li andiamo a cercare e li troviamo: è una battaglia che facciamo noi, ma la virtuosità non può essere punita” ha concluso.

Veneto sistema unico

Il numero assoluto di positivi non vuol dire nulla. Quel che conta è la percentuale sul totale dei tamponi“, ha sottolineato ancora. “Il Veneto infatti – ha spiegato il governatore – ‘carica’ il numero dei tamponi molecolari più il numero di test rapidi: siamo l’unica regione, o quasi, a farlo. Se si prende quindi il dato assoluto dei positivi del Veneto questo non è confrontabile con quello di altre regioni, che fanno solo tamponi molecolari“.

E ancora: “Ne ho parlato anche oggi con il professor Brusaferro. I dati di tutte le regioni devono essere omogenei, per fare un confronto corretto“. “Noi facciamo moltissimi tamponi, abbiamo un modello unico nel suo genere, e presentiamo al governo tutti i risultati dei tamponi, anche quelli rapidi – ha ribadito con forza Zaia – e siamo solo due, o forse tre regioni che adottiamo questo comportamento“.


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