Economia

Criptovalute, perché è esploso il mercato

Il mercato delle criptovalute sta vivendo una grande crescita trainata non soltanto da Bitcoin ed Ethereum, ma anche da una lunga serie di progetti tra i quali spiccano quelli legati alla DeFi (finanza decentralizzata)

Il mercato delle criptovalute sta vivendo una grande crescita trainata non soltanto da Bitcoin ed Ethereum, ma anche da una lunga serie di progetti tra i quali spiccano quelli legati alla DeFi (finanza decentralizzata).

Un mondo in grande fermento nelle ultime settimane, che sta trovando nella pandemia un alleato ulteriore alla propria diffusione. Ma al di à del Coronavirus, quali sono i motivi di questo vero e proprio boom? Cerchiamo di individuare alcune tendenze riferiti a Criptovalute Valore.

Bitcoin, sempre più richiesto da investitori istituzionali e grandi aziende

Nelle ore passate il Bitcoin ha sfondato il muro dei 50mila dollari. Se qualcuno aveva previsto questo trend, la quotazione raggiunta desta realmente impressione, anche in considerazione del fatto che la corsa dell’iconico token attribuito a Satoshi Nakamoto sembra tutt’altro che esaurita.

Ad alimentarla è in particolare la richiesta da parte degli investitori istituzionali, ovvero i grandi fondi di investimento, e quella delle grandi aziende. Tra queste ultime spicca Tesla, la quale ha appena annunciato la decisione di investire 1,5 miliardi di dollari in BTC. Cui si aggiunge l’annuncio relativo alla decisione di permettere in futuro i pagamenti in denaro digitale.

La DeFi è sempre più in auge

La seconda tendenza da mettere in rilievo è quella relativa all’affermazione della finanza decentralizzata. Una crescita impetuosa, destinata ad avvantaggiare i progetti strettamente collegati ad essa. A partire da Ethereum, sulla cui blockchain fanno affidamento al momento la gran parte delle dapps (applicazioni decentralizzate).

Posizione messa in serio pericolo da alcuni concorrenti che sono stati definiti “Ethereum Killer”, proprio per l’intenzione di attaccarne la leadership. Tra questi vi è Cardano, ovvero la “criptovaluta dei professori”, definita come tale per la presenza di molti accademici nel suo gruppo di sviluppatori. Proprio nelle ultime ore il suo fondatore, Charles Hoskinson, ha dato vita ad un clamoroso attacco al progetto rivale affermando che una competizione contro Ethereum equivale ad un incontro di karate contro un avversario di 96 anni costretto su una sedia a rotelle. Una sfida che si preannuncia quindi rovente.

Il pump and dump

Un altro fattore che ha sospinto in alto il mercato delle criptovalute è il pump and dump. Una pratica nata all’interno di Reddit ad opera di un gruppo denominatosi WallStreetBets e presto allargatasi al denaro digitale.

Se il pump and dump su XRP è sostanzialmente fallito, ha comunque destato notevole scalpore, attirando l’attenzione di molti investitori sul settore crittografico andandosi a mixare con l’analogo tentativo di un gruppo di celebrità su Dogecoin. Una tendenza inaugurata da Elon Musk, il fondatore e CEO di Tesla, da tempo sostenitore dell’ormai celebre meme coin ed i cui tweet di sostegno al token sono stati presto imitati da altre celebrità, come Mia Khalifa e Gene Simmons. Una locomotiva di sostenitori sulla quale sono saliti anche molti piccoli investitori, pompando a dismisura il prezzo di DOGE. Tendenza destinata a proseguire nell’immediato futuro.

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