Politica

Crisi di Governo, ufficiali le dimissioni di Conte

Crisi di Governo in atto. In questi minuti il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta parlando dall’Aula del Senato tra gli applausi dei senatori M5S e anche di alcuni esponenti del Partito Democratico.

Crisi di Governo, il discorso di Conte

“Ho chiesto di intervenire per riferire sulla crisi di governo innescata dalle dichiarazioni del ministro dell’interno e leader di una delle due forza di maggioranza. L’8 agosto Salvini ha diramato una nota con cui si diceva che la Lega poneva fine alla sua esperienza e voleva le urne. Ha quindi chiesto la calendarizzazione di comunicazioni. Oggetto grave che comporta conseguenze gravi.


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Ho garantito che questa sarebbe stata un’esperienza di governo all’insegna della trasparenza e del cambiamento e non posso permettere che questo passaggio possa consumarsi a mezzo di conciliaboli riservati, comunicazioni rilasciate sui social o per strada. I tempi di questa decisione espongono a gravi rischi il nostro Paese”.

L’attacco

“Questa crisi interviene in un momento delicato dell’interlocuzione con le istituzioni Ue. In questi giorni si stanno per concludere le trattativa per i commissari e io mi sono adoperato per garantire all’Italia un ruolo centrale.È evidente che l’Italia corre il rischio di partecipare a questa trattativa in condizioni di oggettiva debolezza. La decisione di innescare la crisi è irresponsabile. Per questa via il ministro dell’interno ha mostrato di seguire interessi personali e di partito”. 

Le dimissioni

“La crisi in atto compromette inevitabilmente l’azione del governo che qui si arresta, ma c’è molto da operare”.


La risposta di Salvini

“Grazie e finalmente: rifarei tutto quello che ho fatto. Non ho paura del giudizio degli italiani. Se qualcuno da settimane, se non da mesi, pensava a un cambio di alleanza, molliamo quei rompipalle della Lega e ingoiamo il Pd, non aveva che da dirlo. Noi non abbiamo paura. La libertà non consiste nell’avere il padrone giusto ma nel non avere nessun padrone.

Non voglio una Italia schiava di nessuno, non voglio catene, non la catena lunga. Siamo il Paese più bello e potenzialmente più ricco del mondo e sono stufo che ogni decisione debba dipendere dalla firma di qualche funzionario europeo, siamo o non siamo liberi? Buon lavoro col partito di Bibbiano!”.

L’intervento di Renzi

“Io rispetto la sua fede religiosa che condivido anche se con accenti diversi e allora legga il Vangelo, ovviamente secondo Matteo, quando dice ‘avevo freddo e mi avete accolto, avevo fame e mi avete dato da mangiare’. Se crede in quei valori faccia sbarcare quelle persone che sono ferme, ancora adesso, ostaggio di una politica vergognosa.

Faccia chiarezza sulla Russia, quereli Savoini perché non può esistere democrazia occidentale nella quale c’è il sospetto della più grande tangente mai chiesta da chi lavorava con lei. Non è un colpo di Stato cambiare un governo, ma aprire questa crisi è stato un colpo di sole, questo è il Parlamento, non è il Papeete.

La crisi che avete aperto oggi rischia di portare il Paese per la prima volta in 73 anni a un voto autunnale: se non c’è mai stato un motivo ci sarà. C’è da evitare l’aumento dell’Iva e un governo occorre non perché qualcuno di noi vuol tornare al governo ma perché l’aumento dell’Iva porterebbe a una contrazione dei consumi”.

Dimissioni ufficiali

Sono ufficiali le dimissioni di Giuseppe Conte da Presidente del Consiglio. Domani, alle 16, inizieranno le consultazioni.

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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