Cronaca

“Non lascio perché lo dici tu” e la “puzza dei forni crematori”: il finto discorso di Conte spopola sui social

Sui social spopola il finto discorso di addio di Giuseppe Conte: "Posso togliere il disturbo, ma non perché lo dici tu o quegli altri due"

Sui social spunta il finto discorso di addio del premier Giuseppe Conte. Un discorso che da giorni rimbalza sui social, tra like, condivisioni e commenti. Peccato che il dimissionario Presidente del Consiglio dei Ministri non abbia mai pronunciato quelle parole, da “possono anche togliere il disturbo” a “vi resterà solo il vostro odio”.


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Un discorso non lunghissimo e pieno di attacchi a chi lo avrebbe spinto alle dimissioni. Parole lontane dal registro dell’“avvocato del popolo: nel finto discorso infatti si fa riferimento addirittura alla “puzza dei forni crematori che ancora arriva”. Un discorso che, sicuramente, avrebbe destato scalpore ma che resterà nella fantasia di qualche burlone dei social.

Il finto discorso di addio di Giuseppe Conte

“Posso anche togliere il disturbo, ma, certamente, non perché lo dici tu o quegli altri due o tre.  Vedete, io non sono un politico di professione. La mia professione è un’altra. Io sono stato chiamato a guidare il Governo perché c’era bisogno di una persona credibile e ce n’era bisogno perché voi non lo eravate più, non eravate più presentabili, perché voi l’avete sporcata, la politica.  L’avete macchiata in maniera indelebile.

Voi l’avete trasformata in business personale, in interessi di parte, in favoritismi di comodo. Avete trasformato il “bene comune” in “bene di pochi”, avete trasformato la solidarietà in odio, la compassione in derisione, l’amore in indifferenza. Avete trasformato il diverso in nemico da combattere. E lo avete gridato e lo avete rivendicato, senza nessuna vergogna. Neanche “sei milioni di motivi” vi hanno cambiato, neanche “sei milioni di motivi” vi hanno commosso. Neanche la puzza dei forni crematori che ancora arriva, vi ha fatto versare una lacrima.
Neanche le urla di dolore e le menti martoriate vi hanno intenerito. Siete rimasti quelli di allora.  Persone senza umanità, senza anima, senza cuore. Avete la visione del mondo di “esisto solo io” in un mondo di oltre sette miliardi di persone. Avete la visione del mondo di “prima noi” in un mondo globalizzato.

Conoscete solo l’amor proprio e non l’amore per il prossimo, l’amore per la falsità e non per la verità, l’amore per il potere e non quello per il popolo. Io posso anche togliere il disturbo, tornare alla vita di prima, alla vita di sempre.  Non è un problema, per me. Posso senz’altro ritornare ad insegnare e a fare l’avvocato. E lo farei con amore e con passione, come tutte le mie cose. Posso tornare dai miei ragazzi e posso farlo a testa alta, conscio di avere servito il mio paese, con dedizione e passione, con impegno e sagacia. Con l’unico pensiero di fare il bene di tutti. Il bene dei miei concittadini. Io posso ritornare al mio lavoro, finita la mia esperienza politica. E voi, cosa farete nella vostra futura vita?  Vi resterà solo il vostro odio. Negli occhi, nella mente e nel cuore”.

(Il Premier Avv. Prof. Giuseppe Conte)


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