Almanacco

Il 15 giugno del 1864 nasceva la Croce Rossa Italiana, l’Associazione che garantì neutralità e protezione ad ammalati e soccorritori durante le guerre

Il movimento è costituito dal Comitato Internazionale della Croce Rossa con sede a Ginevra, dalla Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e dalle 190 società nazionali individuali

Il 15 giugno nasce il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (noto ai più come Croce Rossa Italiana). Essa costituisce la più grande organizzazione umanitaria del mondo. L’organizzazione viene spesso indicata con i termini abbreviati Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Il movimento è costituito dal Comitato Internazionale della Croce Rossa con sede a Ginevra, dalla Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e dalle 190 società nazionali individuali. I suoi volontari sono circa 17 milioni nel mondo. L’8 maggio viene festeggiata La giornata mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

La Croce Rossa Italiana, la più grande organizzazione umanitaria del mondo

Nasce a Milano il 15 giugno del 1864 la Croce Rossa Italiana, inizialmente il suo nome era con il nome “Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra” e il merito della sua fondazione va a al Comitato Medico Milanese dell’Associazione Medica Italiana, ben due mesi prima della firma della Convenzione di Ginevra.

Ente morale

Venne successivamente definita ente morale ai sensi del Regio Decreto 7 febbraio 1884, numero 1243. Il Comitato inizia subito la sua attività sotto la presidenza del dottor Cesare Castiglioni, il quale, due mesi dopo la costituzione del Comitato, viene chiamato a Ginevra, insieme ad altri delegati italiani, per esporre quanto fatto a Milano e cosa pensa di fare in avvenire in favore dei feriti e dei malati in guerra. Il 22 agosto 1864 viene sottoscritta, anche dall’Italia, la Convenzione di Ginevra. Il giorno 11 dicembre dello stesso anno si tiene, a Milano, un congresso in cui si approva il regolamento del Comitato di Milano come Comitato Centrale per il coordinamento delle attività dei costituendi nuovi comitati.


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L’emblema della CRI.

Il 20 giugno 1866 con lo scoppio della terza guerra d’indipendenza Italiana i primi quattro gruppi di volontari partono alla volta di Custoza. Nel 1872 la C.R.I. viene trasferita a Roma, dove si costituisce il Comitato Centrale. Da allora la Croce Rossa Italiana è sempre presente e attiva nei conflitti che vedono impegnata l’Italia, sino alla seconda guerra mondiale. Da allora la C.R.I. ha operato su tutto il territorio nazionale, operando nelle emergenze quotidiane, nell’assistenza ai bisognosi ed anche nelle maxi-emergenze, come ad esempio durante il terremoto di Casamicciola del 1883.

Ente pubblico

Con la Legge del 20 marzo 1975 n. 70 la C.R.I. viene classificata come “Ente di assistenza generica” e assoggettata alla disciplina degli enti pubblici parastatali. Con il DPR 31 luglio 1980 n. 613 ha stabilito nuovi criteri ai quali avrebbe dovuto ispirarsi lo statuto dell’Associazione, qualificandola, nello stesso tempo, ente di diritto pubblico.

Dal 1980 la C.R.I. è stata soggetta ad un lungo periodo di commissariamento, durante il quale le mansioni di competenza degli organi ordinari sono state svolte da diversi commissari straordinari di nomina governativa, terminato nel 1998, con la promulgazione di un nuovo statuto dell’ente, che prevedeva la possibilità di svolgere l’elezione degli organi di governo interni, e con l’elezione quale presidente nazionale di Mariapia Garavaglia. Nel novembre 2002 fu nuovamente commissariata dal governo Berlusconi II e venne nominato come commissario, l’avvocato Maurizio Scelli.


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Sede del Comitato nazionale CRI a Roma.

Nel dicembre 2005 a seguito dell’emanazione di ulteriore nuovo Statuto, è stato eletto come Presidente Nazionale Massimo Barra, in carica fino al 30 ottobre 2008. In tale data, con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, venne nominato commissario l’avvovato Francesco Rocca.

Ente privato

Con l’emanazione del decreto legislativo del 28 settembre 2012 numero 178 – e della successiva ordinanza commissariale numero 552-12 del 23 novembre 2012 – la Croce Rossa Italiana è stata trasformata in ente privato, venendo nel contempo posta in liquidazione assumendo la denominazione di Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana.

Il decreto legislativo 178/2012 ha inoltre stabilito che il commissario straordinario disponesse, con propria ordinanza, modifica allo statuto vigente riducendo il numero delle attuali componenti volontaristiche non ausiliarie delle forze armate italiane. Francesco Rocca ha successivamente assunto la nomina di Presidente Nazionale il 27 gennaio 2013, in seguito alle elezioni svolte nell’Assemblea nazionale dell’organizzazione.


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Un’ambulanza in servizio per la CRI a Chieti.

Il 22 giugno 2013, in occasione della fiaccolata svoltasi a Solferino, l’Assemblea Nazionale della Croce Rossa Italiana, composta da tutti i presidenti locali, provinciali e regionali e dal presidente nazionale e dai due vicepresidenti nazionali, ha approvato il nuovo statuto dell’ente. Nel 2016 viene completata la transizione in associazione, e nel 2020 Rocca confermato alla guida per un altro quadriennio.

Stato giuridico

È un’associazione con personalità giuridica riconosciuta, il decreto legislativo 178/2012 ha stabilito che la componente civile confluisca nella “Associazione della Croce Rossa Italiana”, qualificando quest’ultima come persona giuridica di diritto privato di interesse pubblico ed ausiliaria dei pubblici poteri nel settore umanitario, ponendola sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Dal 2016 la Croce Rossa Italiana ha cambiato personalità giuridica diventando una associazione di promozione sociale di diritto privato.


Motoveicolo leggero da neve "Pozza Alpenscooter" della Croce Rossa Italiana
Motoveicolo leggero da neve “Pozza Alpenscooter” della Croce Rossa Italiana.

Organizzazione

La strutturba organizzativa delineata dallo statuto del 2005 consisteva in una struttura piramidale comprendente un comitato centrale (con sede a Roma, in via Toscana), i comitati regionali, i comitati provinciali ed i comitati locali.

Fanno parte di detta struttura anche i Centri di Mobilitazione che raggruppano anche più regioni e svolgono il compito di comando delle componenti militari. Con il nuovo statuto del 2016, la struttura comprende un Comitato Nazionale, i Comitati Regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano e i Comitati (a livello locale).


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Un’ambulanza della CRI in Valle d’Aosta.

L’emblema della Croce Rossa Italiana (articolo 7 dello Statuto) è una croce rossa di tipo greco, con quattro bracci uguali, su fondo bianco. La scelta di questo emblema (che caratterizza il Movimento Internazionale, insieme alla Mezzaluna Rossa) è stata ispirata dalla bandiera della Svizzera (infatti ne è l’inversione dei colori), in onore della nazione che ospita il Comitato Internazionale retto da soli cittadini svizzeri a simbolo della neutralità dell’organizzazione.

Il logotipo

Sono principalmente due gli elementi che compongono il logotipo della Croce Rossa Italiana:

  • la croce rossa all’interno dei due cerchi con il testo
  • la scritta “Croce Rossa Italiana”, nella lingua del paese in cui il logotipo è utilizzato

Questi due elementi non possono essere separati. Il logotipo di Croce Rossa Italiana è quindi da utilizzare come nell’esempio riportato in alto a destra di questa pagina. Il testo “Croce Rossa Italiana”, inalterabile, è posto sempre sotto il logo senza il testo.


croce-rossa-italiana


L’emblema è composto da una croce di colore rosso formata da cinque quadrati, avvolta esternamente da due cerchi concentrici di colore rosso, tra i quali è riportata la scritta “Convenzione di Ginevra 22 agosto 1864”. Tale scritta è ottenuta utilizzando i caratteri maiuscoli del tipo di carattere Times New Roman regolare. Nella parte inferiore, a completamento della scritta è riportata una stella a cinque punte piena di colore rosso.

Il testo del logotipo della Croce Rossa Italiana è adattabile alle lingue ufficiali del paese in cui viene usato, sostituendo il testo ma rispettando i medesimi criteri grafici stabiliti per la versione italiana. Il testo “Croce Rossa Italiana” è scritto con un tipo di carattere Arial grassetto. Il tipo di carattere è parte integrante del logo e non può essere alterato.

Il testo è impostato su una sola riga ed è scritto con la prima ra di ogni parola in maiuscolo. I medesimi colori, sono disponibili anche all’interno delle tabelle dei colori Pantone, codice Pantone numero P. 485. Nella versione in bianco e nero, il logo è nero al 60%, mentre la scritta “Croce Rossa Italiana” è nero al 100%.

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