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Dargen D’Amico, Ma noi: testo e significato del brano

Il testo e il significato del nuovo brano di Dargen D'Amico

Il testo e il significato del nuovo brano di Dargen D’Amico, Ma noi. La nuova canzone fa parte dell’album dell’artista intitolato Nei sogni nessuno è monogamo, uscito il 3 marzo 2022. Il cantante dopo Sanremo ha avuto un notevole successo.

Dargen D’Amico, Ma noi: testo e significato

Non le compro le cose a rate
Non m’illudo neanche d’estate
E le ho sempre odiate le feste
Specie comandate tipo le rimpatriate

Gli ex-compagni di liceo
Queste tavolate sconosciute in cui non trovo le parole
Scarabeo
Soprattutto da quando non bevo

Io sono allergico ai cliché
Se questa sera sono qui è per te
Sono vent’anni che non ci vediamo
Eppure noi non siamo andati molto lontano

Angelo alla fine lavora all’ONU
E Sara è già al terzo matrimonio
Ma mi guarda come se non avesse un uomo
Mi sa che neanche il terzo è quello buono

Ma noi, ma noi non ci riuscivamo a capire
Prendi il tuo zaino e andiamo via
Non ci sono i miei a casa mia
Ma noi ci tenevamo sempre tutto per noi

Per noi
Cos’è che mi volevi dire?
Non cercare giustificazioni
Firmeremo noi al posto dei genitori
Il tempo è una ferita che più guarisce e più fa male

Non sei cambiata molto
Sei uguale a quella foto in cui sistemavi il cerchietto allo specchietto della mia moto
Io ricordo quando passeggiavi in tuta rosa in corridoio
Io non ho mai vinto un c*zzo

Ma vederti era consolatorio
Quindi no
Non dirmelo se sei sposata
Piuttosto bucami con sta posata

Sono serio
Prendimi sul serio come il cielo visto dall’aereo
Perché alle magistrali eravate tante ma io ricordo in bianco e nero le altre
Allora non nasconderti luna nuova
Quando passi tu le ragazzine vanno fuori moda

Ma noi, ma noi non ci riuscivamo a capire
Prendi il tuo zaino e andiamo via
Non ci sono i miei a casa mia
Ma noi ci tenevamo sempre tutto per noi

Per noi
Cos’è che mi volevi dire?
Non cercare giustificazioni
Firmeremo noi al posto dei genitori
Il tempo è una ferita che più guarisce e più fa male

Ti spiego
Dopo la maturità io ho preso le mie cose e sono corso in preda alla libertà del post maturità
Le speranze i sogni
Ma io cosa sognavo? Io sognavo di tornare a scuola da te al bar a celebrarci
Vomitare nella Metro
Ma tu eri già svanita

Io poi mi sono detto: “La chiamo domani”
Ma domani era estate e ti disturbo d’estate? No
Ma pure io avevo un po’ perso il senso
La chiamo a settembre e come avrai notato oggi è settembre
Sì settembre di vent’anni dopo
Che faccio? Corro troppo?

Prendi il tuo zaino e andiamo via
Non ci sono i miei a casa mia
Ma noi ci tenevamo sempre tutto per noi
Per noi

Cos’è che mi volevi dire?
Non cercare giustificazioni
Firmeremo noi al posto dei genitori
Il tempo è una ferita che più guarisce e più fa male

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