Cronaca

Ddl Zan, Renzi attacca la Sinistra: “il Pd ha voluto rischiare sulla pelle delle persone”

"La legge è fallita per colpa di chi ha fatto male i conti e ha giocato una battaglia di consenso sulla pelle di ragazze e ragazzi che non si meritavano questa ferita"

Matteo Renzi attacca il Pd e rigetta le accuse di essere il principale artefice dell’affossamento del Ddl Zan. Il leader di Italia Viva spiega le sue ragioni in una lettera inviata al direttore di Repubblica: “Il triste epilogo del disegno di legge Zan divide per l’ennesima volta il campo dei progressisti in due – scrive Renzi – Da un lato i riformisti, che vogliono le leggi anche accettando i compromessi. Dall’altro i populisti, che piantano bandierine e inseguono gli influencer, senza preoccuparsi del risultato finale. I primi fanno politica, gli altri fanno propaganda“.

Renzi attacca il Pd: “avete distrutto le vite di quei ragazzi”

Il leader di Italia Viva attacca duramente il PD, colpevole di essersi allineato al Movimento 5 Stelle e di essere diventato populista: “Il Ddl Zan era a un passo dal traguardo, avevamo chiesto evitare lo scontro ideologico trovando un accordo sugli articoli legati alla libertà d’opinione e all’identità generale – continua Renzi – Se si andrà allo scontro, al muro contro muro, e si perderà a scrutinio segreto, avrete distrutto le vite di quei ragazzi, dicevamo a luglio. Esattamente ciò che è accaduto“.

Il Pdha deliberatamente scelto di rischiare sulla pelle delle persone omosessuali, transessuali, con disabilità”. E poi è scattata “la campagna di aggressione contro chi proponeva il compromesso, a cominciare da Italia Viva“.

“Legge sulle unioni civili l’unica a favore della comunità Lgbt+”

Renzi rivendica la legge sulle unioni civili – “unica a favore della comunità omosessuale mai approvata in Italia” – e accusa la sinistra di pensare solo a riempire piazze e fare cortei, cullandosi “nella convinzione etica di rappresentare i buoni contro i cattivi“. Il segretario di Italia Viva polemizza sulla decisione della presidente Casellati di concedere il voto segreto e condanna gli applausi e i cori da stadio dopo il voto, ma “resta il fatto che la legge è fallita per colpa di chi ha fatto male i conti e ha giocato una battaglia di consenso sulla pelle di ragazze e ragazzi che non si meritavano questa ferita“.

Per questo la scelta “è stata sbagliata, figlia dell’incapacità politica del Pd e dei 5Stelle“. E conclude: “Speriamo che prima o poi anche il Pd abbandoni i modi di fare dei populisti grillini e torni a fare Politica. Quella che scrive le leggi, non quella che cerca i mi piace“.


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