Cronaca

Coronavirus, De Luca: “Governo cede alle pressioni e poi scarica su noi governatori”

Il governatore campano Vincenzo De Luca torna a parlare del 3 giugno come data per la riapertura dei confini regionali. Dopo l’intervento di ieri a Mezz’ora in Più, il governatore ed ex sindaco di Salerno in una intervista al Corriere della Sera ha spiegato i motivi della sua decisione di non firmare l’intesa con il governo.

De Luca e la riapertura del 3 giugno

“Abbiamo condiviso il documento delle Regioni. Ma riteniamo che il ministero della Salute abbia il dovere di dettare linee guida per garantire le condizioni di base prioritarie per la sicurezza dei cittadini. Questo punto non è stato accettato e non abbiamo firmato. C’è stato un misto di finzione e di irresponsabilità. Per quello che ci riguarda lunedì non apriamo né i ristoranti né i pub né i mercati. Apriremo giovedì per preparare con serietà le condizioni di igienizzazione e poi di sicurezza per i clienti, in questi tre giorni».

La prudenza

“Il passaggio alla ripresa piena della vita economica e sociale era nelle cose. Ma ci siamo arrivati nel modo peggiore, moltiplicando elementi di confusione e di pericolo futuro. Io vedo un Paese nel quale ormai si sono drammaticamente abbassate le barriere protettive, e in cui tutte le “prescrizioni” rischiano di rimanere lettera morta, perché nessuno controlla più nulla. È bene dire ai nostri concittadini con estrema chiarezza, che da oggi la vita delle persone e delle famiglie è legata soltanto alla responsabilità dei comportamenti individuali”.


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