Economia

De Rosa (CEO SMET): “Marebonus e Ferrobonus sulla via della sostenibilità. Positivo che il ministro la pensi come noi”

Intervenuto all'assemblea dell'ALIS, l'amministratore delegato di SMET è convinto della bontà delle scelte del Governo, in fatto di transizione ecologica. Prime fra tutte, Marebonus e Ferrobonus, volte allo sviluppo dell'intermodalità.

“Il confronto con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità, è stato fruttuoso: Giovannini ha ribadito la strategicità delle Autostrade del Mare, confermando come anche l’Europa guardi con grande interesse a questa best practice tutta italiana”. A parlare, Domenico De Rosa, CEO di SMET Group, nel corso degli Stati generali della logistica, la consueta assemblea annuale dell’ALIS, Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, presieduta da Guido Grimaldi.

De Rosa: “Marebonus e Ferrobonus sulla via della sostenibilità”

Un momento di confronto che ha visto la partecipazione del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini. Il capo del Dicastero e l’amministratore delegato di SMET, si sono trovati d’accordo nel ribadire l’importanza di un intervento di stabilizzazione più a lungo termine del Marebonus e del Ferrobonus, misure pensate appositamente per favorire l’intermodalità sostenibile nel mondo dei trasporti e incrementare l’efficienza. “Per quanto riguarda gli incentivi al settore logistico – afferma De Rosa – il ministro Giovannini ha confermato le indicazioni di stabilizzazione delle misure del Marebonus e Ferrobonus, interventi che, ha aggiunto, vanno nella direzione della sostenibilità sulla quale il Governo punta nel presente in vista del futuro”.

L’incontro

L’assemblea Alis è stata anche l’occasione per affrontare le tematiche di sostenibilità ambientale strettamente legate all’ambito burocratico. “Una burocrazia che – aggiunge De Rosa – è paralizzante, quando non è efficiente. Il Governo, però, non è rimasto in silenzio, qualcosa abbiamo ottenuto. La transizione ecologica è un processo in corso, ma purtroppo non ci sono tecnologie alternative realmente innovative. L’Lng, il gas naturale liquefatto per autotrazione, è aumentato dell’862%. L’elettrico è ancora una chimera, è allo stato sperimentale. Per quanto riguarda le infrastrutture, invece, siamo ancora troppo indietro a causa proprio della burocrazia, che blocca i lavori di rifacimento e aggiornamento. In Italia non esiste una sola arteria dove la viabilità è ordinaria, solo da noi accade che i lavori non vengano effettuati di notte, quando il traffico è fermo”.

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