Economia

Come funziona e cosa succede col decreto carburante approvato dal governo

Scatta l'obbligo di esporre i cartelli con i prezzi medi

Come funziona il decreto carburante approvato dal governo Meloni cosa succede? Il governo ha scelto di non rinnovare lo sconto sul costo del carburante come spiegato dalla premier: “Con quelle risorse abbiamo aumentato le pensioni e tagliato il cuneo fiscale. Provvedimenti mirati ai più deboli, non orizzontali e per tutti come il taglio delle accise”.

Approvato il decreto carburante, cosa succede e come funziona

Nelle scorse ore il governo ha varato un decreto trasparenza. Un decreto che stabilisce norme anti-furbetti e prepara un tetto massimo al prezzo dei carburanti in autostrada. Inoltre, viene rinnovato lo strumento dei buoni benzina per i lavoratori privati.

In particolar modo, si tratta dell’estensione fino al 31 marzo dei voucher esentasse per il pagamento del carburante che i datori di lavoro possono scegliere di accreditare con la retribuzione dei dipendenti. 

L’obbligo di esporre i prezzi medi

Inoltre, il testo prevede, per gli esercenti, l’obbligo di esporre i cartelli con il prezzo medio nazionale di diesel e benzina accanto al prezzo dei carburanti erogati dal proprio distributore. I “furbetti” che dovessero violare l’indicazione incapperanno in delle sanzioni e, in caso di recidiva, anche in una sospensione che può andare dai sette ai 90 giorni fino alla chiusura dell’impianto per mano del prefetto.

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